Laboratorio di scrittura 

Buongiorno, prendete il libro di Antologia, GLI ATTREZZI DELLO SCRITTORE1, pagina 29-30-31. Iniziate a leggere che cos’è l’incipit, ossia l’inizio di una storia.

L’incipit è l’inizio di una storia, è il momento che separa il mondo reale in cui viviamo da quello immaginato dall’autore; esso è molto importante poiché deve stimolare la curiosità del lettore e farlo entrare nell’opera.
Quante volte abbiamo cominciato a leggere un testo e  ne siamo rimasti catturati e affascinati fin dalla prima frase?
E quante volte, invece, ci siamo subito annoiati e abbiamo lasciato lì il libro?
Ma allora come  scrivere un incipit calamita?
Intanto cominciamo a conoscere questo strumento dello scrittore
Fondamentalmente ci sono tre modi per iniziare un testo: descrivendo, 
narrando ed “immergendo” il lettore nella vicenda narrata.


Esercizio da svolgere per mercoledì13maggio2020 n 2 pagina 30-31


Commenti e domande
Inviato in 1B, laboratorio-di-scrittura

Testo 

Buongiorno, prendete il vostro libro di antologia a pagina 774😄. Siamo in inverno, precisamente nel Medioevo e bisognava combatter il freddo…

Dopo aver letto il testo dovrete rispondere alle domande di comprensione di pagina 776-777-779. A pagina 779 l’esercizio n9 vi chiede di indicare il pronome relativo esatto…PROVATECI!!!!

Buon lavoro

consegna lunedì11maggio2020

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Capitolo 16, lezione 2 L’Italia delle città. 

Buongiorno, iniziamo a leggere le pagine 321-322 del libro di storia. .

COSA ACCADE?
La Firenze del 1300, il secolo dei Ciompi, era una città commerciale che intratteneva rapporti in tutta Europa e nei territori del Medio Oriente occupati dai Crociati. Il commercio più importante era quello dei panni di lana, di buona qualità, la cui produzione occupava circa il 25% dell’intera popolazione di 90.000 abitanti fino al 1348 quando la peste dimezzò il numero dei cittadini.
Nella seconda metà del 1300 i lavoranti della lana arrivarono a contare 9000 persone distribuite in 279 luoghi di lavoro; buona parte erano gli operai addetti alla cardatura e pettinatura, operazioni che richiedevano molta mano d’opera. Erano i Ciompi.

Nel conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, che si contendevano il governo comunale, il gonfaloniere Salvestro dei Medici cercò di far prevalere i Ghibellini chiedendo l’appoggio popolare.Questo appello al popolo, accompagnato da promesse di riforme, mise in moto una reazione a catena che sfociò nella rivolta. Mentre i palazzi signorili e i monasteri venivano dati alle fiamme, i Ciompi, guidati da un capo operaio, Michele di Lando, s’impadronirono del palazzo del podestà.

Grazie all’appoggio dei rappresentanti delle Arti minori (che vedevano nella rivolta l’occasione per assumere più influenza delle Arti maggiori), i Ciompi ottennero la creazione di tre nuove Arti del popolo minuto – Farsettai, Tintori e l’Arte dei Ciompi – e la presenza dei loro rapresentanti nel governo per un terzo: all’organizzazione dei padroni si affiancavano così quelle degli operai.

.. per venerdì8maggio2020 dovete creare 1 domanda chiave per ogni paragrafo della lezione 2.

 

 

 

Commenti e domande (1)
Inviato in 1B, Laboratorio di Storia

Ripasso Epica 

Buongiorno ragazzi, su Microsoft 365 troverete un test di ripasso che dovrete completare entro mercoledì 6maggio2020.
Ripassate le prime pagine del libro di epica, quello sul mito, della nascita e del loro utilizzo.

libro di epica, pagina 8-9-11

poi leggete con attenzione il cappelletto di pagina 12-pagina 25-pagina 37-

Spero di essere stata chiara, altrimenti non esitate a chiedere.

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Aggettivi numerali: cardinali, ordinali, moltiplicativi 

Buongiorno, spero che la spiegazione fatta vi sia servita….buon lavoro
Sul vostro libro si trova a pagina 195-196-197

esercizi per lunedì4maggio2020
esercizi pagina 202 n 17-19-20


Gli aggettivi numerali indicano una quantità precisa riferita al nome a cui si accompagnano.  Di essi fanno parte tutti i numeri siano essi indicati in lettere, in cifre arabe o in caratteri romani. A differenza degli aggettivi indefiniti la quantità è quindi ben definita e riscontrabile concretamente.
Gli aggettivi numerali si possono dividere in:


Cardinali, che indicano una quantità con numeri interi (uno, due, tre, quattro, ecc.). Essi sono tutti plurali invariabili tranne uno. In passato, prima delle cifre arabe che utilizziamo comunemente oggi (1, 4, 5, 90, ecc.) venivano utilizzati i numeri romani (I,II, III, IV, ecc.) che ora utilizziamo invece per indicare gli ordinali. I numeri decimali che si formano dall’unione con uno e otto perdono l’ultima lettera (es. venti+uno = ventuno; quaranta+otto = quarantotto). In più i nomi formatisi con uno, davanti a nome iniziante per vocale perdono l’ultima lettera (es. cinquantun anime). Mille al plurale in unione con altri numeri diventa mila.  I numeri che finiscono per tre, tranne il tre stesso, prendono l’accento acuto (es. quarantatré). Tutti i numeri cardinali in lettere si scrivono attaccati (es. centoquarantasettemila), tranne i multipli di milione e miliardo che si scrivono staccati (es. settanta milioni, ventidue miliardi, ecc.). Nei numeri in cifra il punto separa le migliaia dalle centinaia (es. 9.400), i milioni dalle migliaia (es. 4.500.000) e i miliardi dai milioni (es. 2.450.500.400);


Ordinali, possono essere scritti in cifre romane (I, II, IV, ecc.), in cifre arabe con apice (3°, 3ᵃ, ecc.), in lettere (ventiduesimo, terzo, ecc.). Essi indicano la posizione all’interno di una successione numerica e concordano in genere e in numero con il nome a cui si riferiscono. I primi dieci sono: primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto, ottavo, nono, decimo. Per i successivi si segue la regola generale di aggiungere al numero cardinale il suffisso -esimo/a. Gli ordinali di undici e dodici oltre ad avere la classica forma in -esimo/a (undicesimo, dodicesimo) si possono trovare anche nelle forme arcaiche: undecimo, decimoprimo, duodecimo, decimosecondo. Tutti gli ordinali corrispondenti alle decine (cinquanta, trenta, settanta, ecc.) hanno due forme (es. 20 = ventesimo, vigesimo;  40 = quarantesimo, quadrigesimo). Anche i numeri dal 13 al 19 hanno due forme (es. 13 = tredicesimo, decimoterzo). Gli ordinali vengono utilizzati anche per indicare i membri di una dinastia regnante o papale e in tal caso vanno messi dopo il nome proprio e l’appellativo (es. Papa Giovanni Paolo II);


Moltiplicativi, indicano quantità moltiplicate rispetto a un’altra già definita (es. triplo, doppio, quintuplo, ecc.). Sono sempre scritti in lettere;


Frazionari, indicano una quantità frazionata e possono essere scritti in lettere o in cifre arabe. Al numeratore troviamo un numero cardinale mentre al denominatore un numero ordinale (Es. quattro quarti, ⅖, ecc.). Fanno parte di questa categoria anche gli aggettivi metà e mezza (Es. metàtorta);


Distributivi, indicano, appunto, una distribuzione numerica (es. a tre a tre, a due a due, ecc.)Collettivi, sono in grado di sintetizzare in una parola un gruppo numerico (ambedue, entrambi). Anche se la maggior parte dei numerali appartenenti a questa categoria sono nomi e non aggettivi (es. decina, terzetto, duetto, trio, ecc.


MAPPA
http://paradisodellemappe.blogspot.com/2014/06/gli-aggettivi-numerali.html

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Inviato in 1B, Laboratorio di Grammatica

Lettura e comprensione 

Buongiorno, prendete il vostro libro di antologia a pagina 781😄. Dovrete leggere il testo, L’ora del gufo, di Mario Rigoni Stern. Lui non scrive storie di bestie strane, ma racconta osservando animali comuni conviventi con noi. Certo, non a tutti è dato scorgere un capriolo al pascolo, o di incontrare il gufo delle nevi; ma un cane come Marte, un’asina come la Giorgia, un merlo come Marco, un lepre investito da un’auto sono incontri possibili.
Dopo aver letto il testo dovrete rispondere alle domande di comprensione di pagina 781-782-783.

Buon lavoro

consegna lunedì4maggio2020


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Inviato in 1B, Laboratorio di antologia

L’Italia delle signorie, capitolo 16, lezione 1 

Buongiorno, iniziamo a leggere le pagine 318-319 del libro di storia. Ho cercato di spiegarvi come nasce la Signoria. In fondo troverete un audio ed un piccolo video sulle Signorie.
Guardate tutto..
per lundì4maggio2020 dovete creare 1 domanda chiave per ogni paragrafo della lezione 1


Nel XIII secolo a causa di scontri di interessi di persone interne, il Comune perse le proprie forze e creandosi una condizione di confusione sociale si decise di trasformarlo in una istituzione signorile: la Signoria. Questo nome fu dato dal fatto che a gestire questa istituzione era un signore il quale apparteneva ad una ricca famiglia, era una persona colta e piuttosto considerevole.

Veniva nominato a volte dal popolo stesso, altre volte dall’imperatore o dal pontefice.
In questa nuova situazione politica il sovrano venne considerato con poteri assoluti e veniva considerato al di sopra della legge (non veniva applicata a lui la legge) poiché era lui stesso che faceva le leggi.

Così il Signore amministrava il territorio per mezzo delle leggi e lo Stato esercitava il proprio potere per mezzo del Signore.

Audio del Capitolo 16

video sull’Italia delle Signorie
http://www.raiscuola.rai.it/lezione/litalia-delle-signorie/14692/default.aspx#5


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