Aggettivi – i suoi gradi

Buondì, ricordiamo che:            esercizio pagina 178 n 7 LUNEDì6APRILE2020
I gradi dell’aggettivo qualificativo


I gradi dell’aggettivo qualificativo sono tre:
a) grado positivo quando l’aggettivo esprime una semplice qualità (bello);
b) grado comparativo quando esprime un confronto tra due termini (più bello, meno bello, tanto bello quanto…);
c) grado superlativo quando esprime il grado massimo di una qualità (bellissimo, il più bello).


Il comparativo indica un confronto di uguaglianza, di superiorità o di inferiorità fra due termini.
Si hanno dunque 3 specie diverse di comparativo:

  • comparativo di uguaglianza, quando la qualità espressa dall’aggettivo è uguale nei due termini messi a confronto, e si forma con le particelle così…come, tanto…quanto o altre simili.
    Ad esempio: Sonia è così buona come Giovanna; Luglio è tanto caldo quanto Agosto.
    Naturalmente, si possono mettere a confronto due qualità della stessa persona o cosa (Stefano è tanto forte quanto gentile; il diamante è così prezioso come raro); come pure si può omettere la prima particella correlativa, facile a sottindendersi: ad esempio, Stefano è forte quanto gentile; il diamante è prezioso come raro.
  • comparativo di maggioranza, quando la qualità espressa dall’aggettivo è posseduta in grado maggiore dal primo termine di paragone, e si forma con le particelle più…di, più…che: ad esempio, Paolo è più buono di Sandro; Egli era più astuto che intelligente;
  • comparativo di minoranza, quando la qualità espressa dall’aggettivo è posseduta dal primo termine di paragone in grado minore, e si forma con le particelle meno…di, meno…che: ad esempio, Egli è meno bravo di te; il tentativo è meno utile che rischioso.

Il superlativo esprime il grado massimo di una qualità, e si distingue in 2 tipi:

  • il superlativo assoluto, quando il massimo grado della qualità è espresso senza alcun paragone. Esso si forma aggiungendo al tema dell’aggettivo il suffisso -issimo: bellissimo, carissima, velocissimi, graziosissime;
  • il superlativo relativo (di maggioranza e di minoranza), quando il massimo grado è espresso con un paragone. Esso si forma premettendo l’articolo al comparativo di maggioranza o di minoranza: ad esempio, Carlo è il più bravo della classe; Elisa è la meno dotata tra le compagne.

POWER POINT – mi auguro concluso di questo argomento😁
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Inviato in 1B, Laboratorio di Grammatica

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