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Compiti per le vacanze 

Buongiorno ragazzi, l’anno scolastico è giunto al termine. Siete stati braviđź‘Ť soprattutto in questa ultima parte dell’anno davvero particolare.
Vi auguro buone vacanze e un periodo di relax e di meritato riposo.
Mi dovete promettere che verso la fine delle vacanze (in prossimitĂ  della fine di agosto) vi eserciterete un po’ con la grammatica svolgendo sul quaderno i seguenti esercizi: pag. 415 n. 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21; pag. 506 n. 2, 3; pag. 507 n. 7, 8, 9, 11.

Antologia
Tra i libri di narrativa da leggere durante i mesi estivi vi consiglio:
“I viaggi di Gulliver” dello scrittore irlandese Jonathan Swift.
“Moby Dick” dello scrittore Herman Melville

Un caloroso saluto a tutti.

Commenti e domdande (3)
Inviato in 1 D, ITALIANO grammatica

Ulisse e Il cane Argo 

Salve ragazzi, eccoci di nuovo qui per osservare un ultimo brano tratto dall’Odissea, uno dei piĂą belli e commoventi. Nel brano intitolato “La fedeltĂ  del cane Argo”, che trovate sul vostro libro alle pagg. 160-161, vedremo Odisseo che giunto a Itaca incontra il porcaio Eumeno che, pur rimanendo fedele alla memoria del suo padrone, non lo riconosce. A riconoscerlo è invece il suo vecchio cane da caccia Argo. Quando Odisseo incontra il proprio cane si accorge che Argo è ormai un cane vecchio, infatti sono passati ben venti anni da quando era cucciolo e Odisseo partì per la sua impresa bellica, la guerra di Troia. Odisseo trova Argo malconcio, le ancelle infingarde non se ne curano, perchè i servi quando i padroni non li governano non hanno voglia di far le cose a dovere. Il cane Argo ha atteso per venti anni Ulisse e quando finalmente rivede il proprio padrone e lo riconosce, muore.
In questo brano vediamo pienamente rappresentata la fedeltĂ  che hanno i cani per i loro padroni.

Leggete l’episodio a pag. 160 e 161, qui di seguito👇 vi inserisco la parafrasi:
Parafrasi

Dopo aver letto il brano e la parafrasi, svolgete gli esercizi di comprensione a pag. 162 n. 1, 2 e 3.

Per lunedì 8 giugno

Commenti e domande
Inviato in 1 D, ITALIANO epica

Vita da pirati 

Buongiorno ragazzi, proseguiamo con la lettura dei racconti d’avventura.
Il brano che leggerete è “Vita da pirati” tratto dal romanzo Le avventure di Tom Sawyer dello scrittore statunitense  Mark Twain. Tom Ă© un ragazzino che vive nella cittadina immaginaria di St. Petersburg, nello stato del Missuori, sulle rive del grande fiume Mississipi nella seconda metĂ  dell’Ottocento, adottato dalla zia Polly dopo la morte dei genitori. Vive molte avventure in compagnia dei suoi due compagni di classe Huck e Joe. Per inventare i loro giochi erano soliti darsi soprannomi tratti dai libri che raccontavano storie di pirati. Luoghi e persone sono in parte autobiografici, ispirati quindi alla vita di Twain, alla sua famiglia ed agli amici d’infanzia. Il giovane protagonista del romanzo, ha i capelli bruni, un cappello da contadino ben calcato in testa e le guance piene di lentiggini. Un ragazzino molto vivace e fin troppo discolo ed irrequieto; combina sempre guai, però sa essere astuto e simpatico. Ha la dote di riuscire a salvarsi dalle frequenti punizioni che gli vuole infliggere la zia Polly facendola ridere, trasformandole così in affari redditizi come quella volta in cui, dovendo verniciare uno steccato, convince i compagni che si tratta di un privilegio tale che essi lo pagheranno per fare il lavoro al posto suo.


Trovate il racconto sul libro da pag. 580 a pag. 583, svolgete gli esercizi pag. 584 n. 1-6.

Per venerdì 5 giugno

P.S Vi consiglio la visione di un film del 2011 tratto dal romanzo di Mark Twain pubblicato nel 1876.👇

https://www.dailymotion.com/video/x47m9a0

Commenti e domande
Inviato in 1 D, ITALIANO antologia

Odissea: l’incontro con Polifemo 

Nel libro IX dell’Odissea Ulisse approda nella terra dei ciclopi – identificata con Aci Trezza, localitĂ  in provincia di Catania. Qui Ulisse e i suoi compagni incontrano Polifemo, un ciclope della mitologia greca, figlio di Poseidone e della ninfa Toosa. Gigantesco, con un occhio solo posto al centro della fronte, Polifemo non forgia i metalli, come invece fanno i Ciclopi al servizio di Efesto descritti nella leggenda, ma in Omero si occupa di pastorizia. Egli rappresenta il prototipo di creatura mostruosa e terrificante nel mondo di Omero; è caratterizzato da violenza, mancanza di ospitalitĂ , brutto aspetto fisico, scarsa intelligenza. Vive solo; per i Greci la vita comune era importantissima e perciò questo vivere da eremita nel contesto greco è una mancanza di rispetto verso la civiltĂ . La mancanza di ospitalitĂ  è senza dubbi la piĂą evidente delle caratteristiche di Polifemo e del suo popolo. Egli imprigiona e offende Odisseo e i suoi compagni, molti di questi vengono divorati. La forza di Polifemo è decisamente incomparabile alla sua intelligenza: Polifemo è “tutto muscoli e niente cervello”. Odisseo, per sopravvivere, giocherĂ  proprio la carta dell’astuzia sfruttando la stupiditĂ  del suo avversario. L’eroe greco, rinchiuso insieme ai compagni nella spelonca del ciclope, acceca Polifemo con un palo arroventato e riesce a riacquistare la libertĂ  nascondendosi insieme ai compagni sotto il ventre dei montoni che escono a pascolare.

Seguite l’episodio in questo video👇

alcune scene tratte da una celebre versione cinematografica👇

Leggete il brano proposto dal vostro testo alle pagg.143-148: l’episodio è un po’ lungo ma sono sicura che la lettura vi appassionerĂ . Svolgete gli esercizi a pag. 148 n. 1-6.

Per mercoledì 3 giugno

Commenti e domande
Inviato in 1 D, ITALIANO epica

Forma attiva e forma passiva 

Buongiorno a tutti, oggi parliamo della forma attiva e passiva dei verbi.

La forma rappresenta il modo in cui il verbo cambia a seconda che il soggetto compia o subisca l’azione.

Riprendete la visione del video qui di seguito dal minuto 2,20 fino al minuto 3,30.👇

Un verbo è di forma attiva quando esprime un’azione compiuta dal soggetto; è di forma passiva quando esprime un’azione che ricade sul soggetto.

1) La forma attiva: il protagonista della frase è “attivo”, cioè compie l’azione espressa dal verbo.

La mamma lava il pavimento →la mamma compie l’azione espressa dal verbo e cioè lavare il pavimento.

2) La forma passiva: il protagonista della frase è “passivo”, cioè subisce l’azione espressa dal verbo. Si forma unendo le voci dell’ausiliare essere (o dai verbi venire, finire, restare ecc) coniugate nel tempo e nel modo richiesti dall’azione, al participio passato del verbo transitivo, che concorda in genere e numero con il soggetto.

Il pavimento è lavato dalla mamma → il pavimento subisce l’azione espressa dal verbo cioè essere lavato dalla mamma.

Vi aggiungo anche questo video da seguire con attenzione👇

Trovate l’argomento sul vostro libro da pag. 450 a 452 e pag. 454-455.
Svolgete gli esercizi a pag. 458 n. 1, 2; pag. 459 n. 5, 6 e 7. Per lunedì 1 giugno

Mi riservo tuttavia di spiegarvi questo argomento durante la videolezione di oggi.

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Inviato in 1 D, ITALIANO grammatica

Un mondo lillipuziano! 

Salve ragazzi, sul vostro libro di antologia a pag. 556 trovate il brano “Un mondo lillipuziano” tratto dal romanzo d’avventura “I viaggi di Gulliver” dello scrittore irlandese Jonathan Swift.
Ne I viaggi di Gulliver, Swift mescola sapientemente fantasia e satira, per un risultato sì fabiesco e avventuriero ma anche di grande critica sociale.
I viaggi di Gulliver descrivono le disavventure di Lemuel Gulliver, medico di bordo che, durante i suoi viaggi marittimi, incontra popolazioni fantastiche su isole immaginarie che, a prima vista, sembrano paradisi terrestri. Con un tono volutamente fiabesco, Swift riesce a descrivere le miserie dell’animo umano. Il romanzo è diviso in 4 parti, una per ciascun viaggio intrapreso dal medico di bordo Lemuel Gulliver, è narrato in prima persona e si svolge verso la prima parte del 1700.
Il primo viaggio di Gulliver inizia da Bristol: il medico di bordo si imbarca nella cittĂ  inglese per poi, dopo un naufragio, ritrovarsi sulla spiaggia della terra sconosciuta di Lilliput. Gulliver si ritrova circondato da tanti piccoli ometti che l’hanno legato alla meglio con le reti, terrorizzati dalla sua mole. Gulliver è infatti percepito come un gigante dai piccoli uomini che temono per il loro territorio. Gli ometti si rivelano piĂą ospitali del previsto e conducono Gulliver al cospetto dell’imperatore, che decide di usare il gigante come una sorta di arma. Ma ben presto Gulliver perde il favore dei lillipuziani, viene condannato a morte e riesce a fuggire per tornare a casa.

Leggete il brano attentamente (da pag. 556 a pag. 559) seguendo questo audiolettura cap. 1-2.

http://libroaudio.it/i-viaggi-di-gulliver/

Vi propongo anche una visione della versione animata del primo libro👇

https://www.youtube.com/watch?v=vi5r7Pl0qvI

Dopo aver ascoltato e letto il brano svolgete gli esercizi di comprensione a pag. 559-560 n. 1-4.

Per venerdì 29 maggio

P.S Ascoltate infine un brano musicale sui viaggi di Gulliver del cantautore Angelo Branduardi.

https://www.youtube.com/watch?v=mv6tJ1bt5vA

Commenti e domande (1)
Inviato in 1 D, ITALIANO antologia

Il proemio dell’Odissea 

Buongiorno ragazzi, oggi torniamo a parlare dell’Odissea, questa volta però cominciamo a guardare davvero il testo.
Quindi prendete il vostro libro di epica a pag. 135 e leggiamo il proemio dell’opera.
Vi ricordate che cos’è il proemio?
Si tratta dell’introduzione dell’opera in cui compaiono l’invocazione alla Musa che deve proteggere il poeta, il personaggio principale, in questo caso Ulisse, e una piccola trama. L’avevamo giĂ  visto nell’Iliade: Cantami, o diva, del Pelide Achille…
Che cosa si diceva di questo personaggio?
Di Achille si sottolineava la sua origine: Pelide, patronimico cioè figlio di Peleo;
si parlava poi della sua ira funesta e del fatto che fosse divo, ovvero un semidio per le sue caratteristiche ma soprattutto era sempre molto arrabbiato.
Cosa si dice di Odisseo?
Eroe coraggioso e multiforme, si riferisce al suo ingegno;
con l’uso dei verbi errò, vide e conobbe si riferisce al viaggio che deve affrontare.

Seguite attentamente la parafrasi presentata in questo video👇

Per una comprensione piĂą approfondita leggete la parafrasi

Parafrasi

Svolgete gli esercizi a pag. 136 n. 1-4.

Per mercoledì 27 maggio

Commenti e domande
Inviato in 1 D, ITALIANO epica

I verbi transitivi e intransitivi 

Buongiorno, ragazzi. Continueremo ad esercitarci nella coniugazione dei verbi, nel frattempo, procediamo… Oggi cercheremo di capire il funzionamento del verbo e in particolare la differenza tra verbi transitivi ed intransitivi.

Sono transitivi i verbi che esprimono un’azione che dal soggetto passa direttamente, cioè si esercita, su una persona, un animale, una cosa che la riceve e per questo si chiama oggetto del verbo:
Giulio scrive una poesia.

Giulio →soggetto- compie l’azione,

scrive → verbo transitivo – esprime l’azione,

una poesia →oggetto – l’azione passa su di esso.

In una frase come Giulio scrive una poesia, l’oggetto su cui va a cadere l’azione dello scrivere è indicato: una poesia.

Il verbo è transitivo quando esso permette il transito (passaggio) dell’azione dal soggetto all’oggetto, su cui la stessa azione si compie.

La giraffa bruca i germogli → la giraffa è la protagonista cioè il soggetto ed il verbo che esprime l’azione è transitivo perchè l’azione passa dalla protagonista ai germogli che sono l’oggetto su cui cade l’azione.

Sono intransitivi i verbi che esprimono uno stato o una azione che non passa direttamente su un oggetto, ed esprime un’azione o uno stato che si riferisce solo al soggetto.

Giulio parte.

Giulio → soggetto / compie l’azione

parte →verbo intransitivo / esprime un’azione che si esaurisce nel soggetto stesso.

Quindi i verbi intransitivi esprimono un’azione che ha già un senso compiuto e non transita direttamente ma può farlo solo con una preposizione, quindi l’azione resta sul soggetto.

La giraffa riposa sotto l’albero → la giraffa è la protagonista cioè il soggetto della frase ed il verbo esprime l’azione ed è intransitivo perchè si ferma sul soggetto non transita, infatti, sotto l’albero esprime il luogo in cui avviene l’azione ma non è oggetto dell’azione.

Il verbo intransitivo non ammette il complemento oggetto ed esprime un’azione o stato che si riferisce solo al soggetto:

Giulio partirĂ  domani.

Guardate i primi due minuti del video👇

Leggete sul vostro libro a pag. 442-443 e svolgete sul quaderno gli esercizi a pag. 448 n. 1, 2, 3, 5.

Per lunedì 25 maggio
In videolezione rivedremo l’argomento insieme con esercizi.

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Il genere: l’Avventura 

Buongiorno ragazzi, vi presento un nuovo genere letterario:
Il racconto d’avventura è un testo che narra le azioni straordinarie di personaggi abili e coraggiosi.
I personaggi del racconto d’avventura sono realistici; il protagonista è una persona forte, abile e generosa.
Nel corso della storia narrata il protagonista incontra un ostacolo, che può essere un antagonista, cioè un nemico, oppure un pericolo naturale.
Il racconto d’avventura è ambientato di solito in luoghi esotici, cioè lontani e sconosciuti, e spesso pieni di pericoli: foreste misteriose, isole inesplorate, mari in tempesta ecc.
Il tempo della storia è determinato, cioè indicato con precisione.
La struttura è lineare: situazione iniziale, sviluppo e conclusione, spesso positiva (lieto fine). Hanno molta importanza le parti narrative, dedicate alle azioni dei personaggi, e le parti descrittive.
Il tema caratteristico del racconto d’avventura è la missione del protagonista. Nella storia questo personaggio deve fare un viaggio oppure ha un compito importante, per esempio salvare una persona o un oggetto oppure scoprire un segreto.
Il linguaggio del racconto d’avventura è semplice. Nei testi le frasi sono in genere brevi e ci sono tanti dialoghi. Gli autori spesso usano un lessico specialistico, cioè tipico di una categoria di persone (marinai, soldati…) o di una scienza.

Guardate questo video👇
https://www.youtube.com/watch?v=EyK0iUMhIUk&list=RDCMUCOW-Vxx6WpH3R2fACK5iyJw&start_radio=1&t=28Sul vostro libro di antologia leggete il racconto guida a pag. 546 “Un uomo in mare” di Daniel Defoe.


Durante la videolezione oggi avremo modo di chiarire meglio l’argomento.

Commenti e domande (1)
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L’ Odissea 

Salve ragazzi, il sipario dell’Iliade non si conclude con la caduta della cittĂ  di Troia, ma con l’episodio dei funerali di Ettore dopo che Achille restituì al padre Priamo il corpo di suo figlio morto da eroe.
Dopo l’Iliade eccoci al secondo poema, che è stato attribuito ad Omero: l’Odissea.
E’ un poema in 24 libri che prende il nome dal suo protagonista Ulisse (in greco Odìsseo). Se ricordate, abbiamo giĂ  incontrato questo personaggio nell’Iliade; si era finto pazzo per evitare di andare in guerra dal momento che un oracolo gli aveva predetto che sarebbe stato lontano per venti anni dalla patria.
Nell’Odissea è raccontato appunto il viaggio di ritorno, che in greco si chiama nostos, di Ulisse da Troia a Itaca, isola di cui è re.
Esploriamo dunque la struttura e i contenuti dell’opera attraverso questo video👇
Iniziamo il nostro viaggio con Ulisse!👇

Disegnando l’Odissea
Guardate anche questa presentazione dell’opera omerica👇

Vi inserisco inoltre, per comprendere piĂą facilmente l’opera omerica, una scheda che mette a confronto i due poemi.👇
https://www.scuoleasso.edu.it/inclusione/wp-content/uploads/2014/10/Schema-Iliade-ed-Odissea-Confronto-Analogie-e-Differenze.pdf

Sul vostro libro leggete da pag. 127 a pag. 129 . Sul quaderno fate il riassunto e ricopiate la scheda a pag. 132-133 sui personaggi dell’Odissea, riportando di ciascuno soltanto le parti in grassetto.

Per mercoledì 20 maggio

Commenti e domdande (5)
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