Nel libro IX dell’Odissea Ulisse approda nella terra dei ciclopi – identificata con Aci Trezza, località in provincia di Catania. Qui Ulisse e i suoi compagni incontrano Polifemo, un ciclope della mitologia greca, figlio di Poseidone e della ninfa Toosa. Gigantesco, con un occhio solo posto al centro della fronte, Polifemo non forgia i metalli, come invece fanno i Ciclopi al servizio di Efesto descritti nella leggenda, ma in Omero si occupa di pastorizia. Egli rappresenta il prototipo di creatura mostruosa e terrificante nel mondo di Omero; è caratterizzato da violenza, mancanza di ospitalità, brutto aspetto fisico, scarsa intelligenza. Vive solo; per i Greci la vita comune era importantissima e perciò questo vivere da eremita nel contesto greco è una mancanza di rispetto verso la civiltà. La mancanza di ospitalità è senza dubbi la più evidente delle caratteristiche di Polifemo e del suo popolo. Egli imprigiona e offende Odisseo e i suoi compagni, molti di questi vengono divorati. La forza di Polifemo è decisamente incomparabile alla sua intelligenza: Polifemo è “tutto muscoli e niente cervello”. Odisseo, per sopravvivere, giocherà proprio la carta dell’astuzia sfruttando la stupidità del suo avversario. L’eroe greco, rinchiuso insieme ai compagni nella spelonca del ciclope, acceca Polifemo con un palo arroventato e riesce a riacquistare la libertà nascondendosi insieme ai compagni sotto il ventre dei montoni che escono a pascolare.
Seguite l’episodio in questo video👇
alcune scene tratte da una celebre versione cinematografica👇
Leggete il brano proposto dal vostro testo alle pagg.143-148: l’episodio è un po’ lungo ma sono sicura che la lettura vi appassionerà. Svolgete gli esercizi a pag. 148 n. 1-6.
Per mercoledì 3 giugno