arte

studiamo la seguente mappa

Durante gli anni della prima guerra mondiale in Italia si sviluppa la pittura metafisica. Metafisico è ciò che va al di là della realtà e svela misteri negli oggetti e nei luoghi del quotidiano. Questo termine viene applicato per la prima volta alla pittura nel 1917 da Giorgio De Chirico, che già da tempo dipinge opere estraniate e inquietanti. È questo grande pittore, dunque, il fondatore della pittura metafisica, una delle principali correnti artistiche del primo Novecento, a cui aderiscono subito altri pittori Italiani come Carlo Carrà e Giorgio Morandi. La loro ricerca si basa sullo svelamento di sensazioni e stati d’animo enigmatici: nei loro dipinti, figure, oggetti e architetture appaiono come in sogno, senza un apparente legame fra loro eppure ricchi di significati simbolici. Nei dipinti metafisici di Carrà ricompare l’antico tema della figura anche se sotto la forma ironica del manichino. Anche Giorgio Morandi aderisce alla pittura metafisica creando alcune nature morte concepite come teche contenenti manichini e altri oggetti simbolici.
Inviato in SostegnoDisciplina

Scrivi un commento o fai una domanda al tuo insegnante

Indirizzo mail non richiesto, indirizzo IP non archiviato in database, cookie non attivati (GDPR ok!). I campi obbligatori sono contrassegnati *