Un affettuoso buongiorno a tutti.

Oggi inizieremo con una frase del Vangelo di Giovanni.
“QUESTO E’ IL MIO COMANDAMENTO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI, COME VI HO AMATI”.
(Giovanni, 15, 12)
Il segno di questo amore è proprio il banchetto dove Gesù spezza il pane per tutti.
Nel mondo, ancora oggi ci sono però uomini e donne che non possono prendere parte al banchetto dell’ amore e della gioia preparato da Gesù perchè poveri, malati, senza lavoro e senza patria.
Proprio per ciascuno di essi, la Chiesa fa risuonare l’ invito di Gesù, facendosi loro compagna di cammino.
Tutti, in particolare i giovani, con la loro energia e voglia di vivere, sono chiamati a essere validi compagni di viaggio per preparare il banchetto dell’ amore dove ognuno può sedersi, gioire, parlarsi, scambiarsi doni e guardarsi con un sorriso senza più paure.
Ma il viaggio non è semplice. Per questo Papa Francesco, in occasione del Giubileo dei ragazzi, ha detto loro:

” NON ACCONTENTATEVI DI VIVACCHIARE STANDO COMODI E SEDUTI.
SOLO CON SCELTE CORAGGIOSE SI REALIZZANO I SOGNI PIU’ GRANDI.
COSTRUITE INSIEME AGLI ALTRI E PER GLI ALTRI, MAI CONTRO GLI ALTRI.
VIVETE PIENAMENTE LA VOSTRA ETA’ COSI’ RICCA DI DONI SENZA AVERE PAURA DELLA FATICA”.
(Papa Francesco)

Miei cari alunni volevo dirvi qualcosa prima di salutarvi, anche se non vi nascondo che mentre sto scrivendo mi scendono le lacrime…
Ognuno di voi è stato per me unico e speciale.
Da domani mi piacerà pensare che ogni giorno abbiate sempre un sorriso, magari uno dei tanti che spero di avervi qualche volta regalato in questi cinque anni.
Vi aspetta una nuova e meravigliosa avventura.
Non consentite a nessuno di rubarvi la gioia, distribuitela, conservandone un po’ per voi.
Ascoltate la voce del vostro cuore, siate sempre voi stessi e percorrete la strada dell’ onestà.
Non perdetevi! A volte si commettono degli errori per poter capire qual è la strada giusta. Quindi non abbiate paura di  sbagliare, perchè nell’ imperfezione di uno sbaglio si possono costruire nuove idee.
Abbiate sempre il desiderio di sapere e conoscere la realtà intorno a voi.
Tanti sono i ricordi che mi porterò dentro, ciascuno di voi ha toccato il mio cuore lasciando un segno.

Oggi parleremo della Pentecoste.

Nella tradizione cristiana nel giorno di Pentecoste si celebra l’ effusione dello Spirito Santo, dono di Gesù risorto e la nascita della
Chiesa. Essendo legata alla data della Pasqua la sua ricorrenza varia ogni anno. Si celebra sempre la prima domenica trascorsi cinquanta giorni dalla Pasqua ed è riconosciuta non solo dalla Chiesa cattolica, ma anche dalla Chiesa ortodossa e dalle chiese protestanti.

Ora visionerete un video che riguarda questo grande dono e farete il laboratorio

https://www.youtube.com/watch?v=9hWFbM4HcAo
https://www.youtube.com/watch?v=42KPBxrPsKY
Invito tutti a mandarmi i disegni.

Non tutti riusciamo a osservare perfettamente l’ insegnamento di Gesù perchè commettiamo continuamente degli errori. Tra i cristiani di ogni tempo e luogo, ci sono tante testimonianze di persone, uomini e donne, che hanno messo a disposizione le proprie capacità, i propri averi, il loro tempo a completo servizio di Dio e del prossimo. Queste persone sono per noi degli esempi di vita concreta e dei modelli da imitare.

Oggi parleremo di GIUSEPPE MOSCATI.
Giuseppe Moscati è un medico competente che ha dedicato tutta la sua vita alla medicina e alla cura dei poveri, dei deboli e degli ultimi. E’ per tutti un grande esempio di generosità e amore per il prossimo, vivendo la sua vita proprio come Gesù ha insegnato. Possiamo considerarlo un grande amico, la persona che tutti possono desiderare di incontrare. Il 25 ottobre 1987 Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato santo; è una data memorabile: per la prima volta viene proclamato santo un medico. E’ vero, altri medici sono stati venerati prima di lui, per esempio San Luca evangelista, ma Giuseppe Moscati è un uomo del nostro tempo, che è diventato santo facendo veramente il medico all’ universita, in ospedale, nel suo studio privato, a casa dei malati.

-RICERCATE NOTIZIE SULLA VITA E LE OPERE DI SAN GIUSEPPE MOSCATI.

-DESCRIVETE GLI ASPETTI ESSENZIALI DELL’ ESPERIENZA VISSUTA DA SAN GIUSEPPE MOSCATI.

UN FELICE BUONGIORNO A TUTTI.😘😘

Oggi parleremo di un “piccolo testimone” di nome Tarcisio.

Tarcisio visse a Roma negli anni 263 – 275 d. C. quando si scatenò una terribile persecuzione contro i cristiani. Fin dalla nascita i suoi genitori gli fecero conoscere Gesù parlandogli di Lui e dei suoi insegnamenti.
Ancora ragazzino, durante la Veglia Pasquale, come era usanza di allora, ricevette i sacramenti “dell’ iniziazione cristiana”: Battesimo, Eucarestia e Cresima. In quegli anni le carceri erano piene di condannati, colpevoli di credere solo in Gesù Cristo e nel suo messaggio di salvezza.
L’ Eucarestia, nascosta nelle case dei cristiani veniva portata ai condannati con ogni strategia.
Un giorno Tarcisio si offrì per questo incarico pensando che essendo un ragazzino nessuno avrebbe sospettato di lui.
E così partì per il carcere con il Pane consacrato avvolto in un panno bianco che teneva ben stretto sotto la sua tunica. Durante il cammino pregava e sapeva di essere accompagnato anche dalle preghiere dei suoi familiari e amici. Camminando per le vie nascoste di Roma incontrò un gruppo di ragazzi che conosceva che lo invitarono a giocare con loro. Rispose subito che non poteva perchè prima avrebbe dovuto svolgere una commissione urgente, ma essi insistettero. Si incuriosirono e gli chiesero cosa avesse da fare di così importante e cosa tenesse sotto il petto.
Improvvisamente i ragazzi diventarono crudeli e volevano, in ogni modo, aprire le sue mani chiuse.
“Se non ci mostri quello che tieni così stretto con le mani sul petto ti tireremo delle pietre fino a farti male gridarono”. Proprio in quel momento un sasso aguzzo lo colpì in fronte e poi un altro alla bocca.
Uno di loro si avvicinò e con un sasso cominciò a colpirgli le mani. Giunse un ufficiale di nome Quadrato, segretamente cristiano, che intimò a quei  ragazzi di andarsene. Poi si chinò sul morente Tarcisio che gli disse: “Io sto morendo, Quadrato, ma il corpo di Gesù è salvo”. Il cuore del piccolo martire si arrestò , cedendo al dolore, ma non all’ amore per il suo Gesù, che lo prese tra le braccia e se lo portò in Cielo.

Il martirio di San Tarcisio viene commemorato il 15 agosto, giorno dell’ Assunta.
Quasi subito, le sue spoglie furono poste nelle Catacombe di San Callisto. In seguito fu posta un’ iscrizione che ricorda il loro trasporto alla Chiesa di San Silvestro in Capite, a Roma.
Nel XIX Secolo, Tarcisio fu scelto come patrono dei chierichetti.

RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO.

-Chi era Tarcisio?
-Per quale compito si rese disponibile?
-Secondo te quali pensieri Tarcisio aveva nel cuore?
-Chi incontrò Tarcisio lungo la strada?
-Che cosa gli fecero?
-Come reagì Tarcisio?

Buongiorno e felice giornata a tutti😍

Oggi parleremo dei SACRAMENTI, per iniziare vi propongo  la visione di questo video
https://www.youtube.com/watch?v=DhbROgVPkow

La vita dei cristiani inizia, cresce e si sviluppa all’ interno della Chiesa attraverso sette segni visibili: I SACRAMENTI.
I cristiani si accostano gradualmente a questi doni speciali che ricevono dal sacerdote durante le celebrazioni religiose particolari.

I SACRAMENTI DELL’ INIZIAZIONE CRISTIANA, che segnano l’ inizio della vita in unione con Gesù, sono il BATTESIMO,l’ EUCARESTIA e la CRESIMA.

I SACRAMENTI DEL SERVIZIO sono il MATRIMONIO e l’ORDINE.

I SACRAMENTI DELLA GUARIGIONE sono la RICONCILIAZIONE e l’ UNZIONE DEGLI INFERMI.

Con il BATTESIMO si entra a far parte della comunità cristiana.

L’EUCARESTIA è il centro di tutti i sacramenti perchè è il corpo di Gesù, che alimenta e sostiene il cristiano.

Con la CONFERMAZIONE (o CRESIMA) il fedele riceve lo Spirito Santo e la forza per essere unito a Gesù.

Il sacramento del MATRIMONIO celebra l’ amore reciproco degli sposi e santifica il loro cammino insieme.

Con l’ORDINE il futuro sacerdote decide di dedicare tutta la vita a Dio e al prossimo.

Con la RICONCILIAZIONE (o CONFESSIONE) il fedele chiede perdono a Gesù dei propri peccati.

Con l’ UNZIONE degli INFERMI i malati ricevono conforto e speranza.

RISPONDI SUL QUADERNO
-Hai mai assistito a un sacramento?
-Che cosa ti ricordi?

Leggi le parole scritte al contrario e scopri chi è il ministro, cioè chi compie il rito, nei seguenti sacramenti:

-Battesimo, Eucarestia , Riconciliazione, Unzione degli Infermi e Matrimonio

ETODRECAS
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-Confermazione e Ordine
OVOCSEV
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Concludo, facendo gli auguri a tutte le mamme  in occasione della loro festa, con le parole di PAPA FRANCESCO:

LE MAMME SONO LE COLONNE PORTANTI DELLA FAMIGLIA.
AMANO SENZA PRETESE,
DONANO SENZA INGANNO,
SOFFRONO IN SILENZIO
E SONO SEMPRE
PRONTE AL PERDONO💓

Un affettuoso buongiorno a tutti.

Secondo il racconto dei Vangeli, Gesù risorto apparve ai suoi discepoli in diverse occasioni.
Tra questi incontri è interessante quello che avvenne a due di loro che stavano camminando verso la città di Emmaus e si stavano interrogando, turbati, sulla morte di Gesù e sulla notizia della sparizione del corpo dal sepolcro. Nel Vangelo di Luca leggiamo che, durante il cammino, una persona si avvicinò a loro. I due non riconobbero chi fosse, finchè Gesù si rivelò compiendo un gesto che aprì loro gli occhi:

QUANDO FURONO VICINI AL VILLAGGIO DOVE ERANO DIRETTI, EGLI FECE COME SE DOVESSE ANDARE PIU’ LONTANO. MA INSISTETTERO:”RESTA CON NOI, PERCHE’ SI FA SERA E IL GIORNO E’ ORMAI AL TRAMONTO”. EGLI ENTRO’ PER RIMANERE CON LORO. QUANDO FU A TAVOLA CON LORO, PRESE IL PANE RECIT0′ LA BENEDIZIONE, LO SPEZZO’ E LO DIEDE LORO. ALLORA SI APRIRONO GLI OCCHI E LO RICONOBBERO. MA EGLI SPARI’ DALLA LORO VISTA. ESSI DISSERO L’UN L’ALTRO:” NON ARDEVA FORSE IN NOI IL NOSTRO CUORE MENTRE EGLI CONVERSAVA CON NOI LUNGO LA VIA, QUANDO CI SPIEGAVA LE SCRITTURE”?

Nel Vangelo si legge che all’ inizio gli occhi dei due discepoli non riuscivano a riconoscere Gesù.
Solo durante il gesto d’ amore dello spezzare il pane compresero chi fosse quell’ uomo.
Nella vita di tutti i giorni spesso accade che non riusciamo a vedere le cose belle, buone e importanti, perchè il nostro cuore è pieno di altre cose.
Succede anche a te?
Rispondi.

Infine, in occasione della giornata mondiale della nostra Madre Terra e dell’ Ambiente, invito tutti, dopo aver visionato il video, a scrivere sul quaderno alcune riflessioni personali.
https://www.youtube.com/watch?v=ChjoC52OqzU

Un caro saluto a tutti, con la speranza che mi inviate il lavoro assegnatovi.

La Pasqua rappresenta l’ evento centrale dell’ anno liturgico.
Non solo il giorno di Pasqua, ma tutta la settimana santa è ricca di celebrazioni e di tradizioni in tutto il mondo.

In INGHILTERRA  i Cristiani anglicani danno una grande importanza alla solidarietà in occasione della Pasqua; in particolare il Giovedì santo, si fanno offerte e collette in tutte le chiese e il denaro raccolto viene donato ai poveri. Per il Venerdì santo vive l’ antichissima tradizione dei dolci che un tempo si mangiavano come protezione contro il fuoco;questi dolcetti sono delle brioche con sopra una croce di glassa di zucchero per ricordare la passione di Cristo.

In GERMANIA e nei paesi del Nord Europa, è molto diffusa la tradizione del coniglio pasquale, che porta le uova colorate ai bambini, nascondendole nei giardini il mattino di Pasqua. E’ molto diffusa l’ usanza di preparare l’ albero di Pasqua: un ramo a cui si appendono uova colorate e altre decorazioni. Vi è anche la tradizione di decorare fontane e pozzi pubblici, sempre con uova colorate.

In RUSSIA e in tutti i Paesi ortodossi, la Pasqua è la festa più sentita dell’ anno. Le uova, simbolo pasquale tra i più diffusi nel mondo, sono tipici anche della tradizione ortodossa: bellissime, con colori allegri e vivaci, vogliono richiamare sia la gioia della risurrezione di Gesù, sia il risveglio della natura in primavera.

Farete un breve ricerca per scoprire con quale formula gli Ortodossi usano scambiarsi gli auguri pasquali  e sulla preparazione delle uova di Pasqua, che trascriverete sul quaderno.

Festeggiamo anche Gesù risorto con questo cantohttps://www.youtube.com/watch?v=JRD0WTf8yys

Un caro saluto a tutti voi.
Il giorno del nostro appuntamento settimanale con l’ ora di religione è il venerdì.

Inizierò con una frase di Madre Teresa di Calcutta :
“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’ oceano, ma se non lo facessimo l’ oceano avrebbe una goccia in meno”.
La solidarietà è un valore molto importante, perchè porta le persone ad aiutarsi tra loro quando qualcuno è in difficoltà.
A volte basta un piccolo gesto per cambiare il mondo.
La sofferenza delle persone spesso rende i nostri cuori tristi ; l’ indifferenza tinge il mondo di grigio.Per questo dobbiamo farci carico anche dei bisogni degli altri: per rendere il mondo più bello, allegro e colorato.
Dopo aver letto questa filastrocca, disegnate un arcobaleno e scrivete una frase che esprima quello che sentite nel vostro cuore.

UN RAGGIO ROSSO MI RIEMPIE D’ AMORE,
DONANDO A OGNI COSA FORZA E CALORE.
UN RAGGIO ARANCIONE MI DARA’ UNA MANO…
PER DARLA A UN ALTRO! CI PORTERA’ LONTANO.
UN RAGGIO GIALLO COLORA I MIEI PENSIERI,
LI RENDE POSITIVI E SEMPRE PIU’ VERI.
UN RAGGIO VERDE MI REGALA ENERGIA,
PAZIENZA E FIDUCIA!
UN RAGGIO BLU SCENDE DIRITTO E SICURO,
INONDA DI LUCE TUTTO QUELLO CHE E’ SCURO.
UN RAGGIO COLOR INDACO,CON RITMO E VIGORE,
MI SEGNA LA DIREZIONE… DALL’ UNIVERSO
AL CUORE.
UN RAGGIO VIOLA A OGNI COSA DA’ IL SAPORE,
DI BELLO, VERO E BUONO.
SCENDONO E SALGONO, COME UN TORRENTE
LUMINOSO, SETTE RAGGI DI LUCE E COLORANO OGNI COSA.
E MANO NELLA MANO, CON GENEROSITA’,
INNALZANO IL PONTE DELLA SOLIDARIETA’.
Ho pensato,inoltre, di allietare la giornata della Domenica delle Palme con un cantohttps://www.youtube.com/watch?v=MQavj2DNYI0
Concludo con Un messaggio di speranza