Festa del papà: poesie

Ciao ragazzi,
ho scelto per voi tre poesie dedicate al papà.

Leggile con attenzione, scegline una, imparala, poi realizza un bigliettino per il tuo papà, come solitamente facciamo a scuola.

Un papà costruttore

Prima che nascessero i papà
il mondo era quadrato:
non c’erano le piante,
neppure un albero di cioccolato.
Il sole non riusciva neppure a tramontare
visto che ancora non sapeva rotolare.
I prati non avevano l’erba dipinta,
e i petali dei fiori avevano una faccia stinta.
Se guardavi il cielo vedevi solo nero,
tutto il mondo era scuro e serio serio.
Ma poi è arrivato il mio papà.
Ha arrotolato il cielo intorno al mondo,
ha insegnato al sole a rincorrere le stelle,
e perché la notte non facesse poi paura al suo bambino
ha acceso in cielo un faro e qua e là qualche lumino.
Ha regalato note anche agli uccelli,
e tra i rami degli alberi ha legato solo sogni belli.
Tutto questo ha fatto per me il mio papà.
Ma so, che per il mio amore,
sta costruendo un mondo ancora migliore.
Vincenzo Riccio

Il patto con papà

In gioco, caro papà, c’è questa volta,
un patto, un’alleanza,
e quella mano che m’ha accompagnato
tra i banchi della scuola della fanciullezza
voglio che si trasformi in solida speranza
di certezza, che mi accompagni ora,
alle soglie dell’adolescenza,
di ritrovarti sempre, a qualunque ora,
ad aspettarmi dietro la finestra.
Anche se non ti vedo so che stai là,
come una sentinella,
a guardia della mia vita, della mia esistenza.
Vincenzo Riccio

Abbracciami papà

Ho una persona nel mio cuore
sulla quale potrò sempre contare,
per me nutre immenso amore
ma non sempre lo sa dimostrare.

Nei suoi occhi c’è onestà, forza infinita
e uno sguardo che mi somiglia,
c’è il coraggio di chi darebbe la sua vita
per difendere la propria famiglia.

Ora ti guardo, sei emozionato,
vorresti stringermi forte a te…
Fallo, non sentirti impacciato,
ne ho bisogno io quanto te!
Vincenza Natale