All’interno dei Vangeli e della Bibbia, non c’è alcun riferimento al mese di Maggio come mese di Maria. Quella del mese mariano è una tradizione che si è andata costruendo a poco a poco nei secoli e che è stata “consacrata” da Papa Paolo VI nel 1965 con la sua Enciclica del 1965 “Mense Maio”, nella quale il Papa ricordava ai fedeli che, nel mese di Maggio, l’omaggio affettuoso e devoto dei credenti doveva rivolgersi, in special modo, a Maria Madre di Gesù.
In passato era stato però un gesuita vissuto a cavallo fra il ‘600 e il ‘700 a parlare apertamente di Maggio come del mese di Maria e invitando i fedeli a compiere “fiori di virtù” da donare alla Madonna. La scelta di Maggio è probabilmente legata, almeno in parte, alla fama di questo mese che vede rinascere la natura e i fiori, fiori che da sempre richiamano l’immagine della Vergine:
“(…) essendo giunte le feste di maggio e sentendo noi il giorno avanti molti secolari che incominciava a Cantar Maggio e fare festa alle creature da loro amate, stabilimmo di volerlo cantare anche noi alla Santissima Vergine Maria!“
Alla natura, regina pagana della Primavera, con le feste del Calendimaggio, iniziava a contrapporsi, per così dire, la Regina del cielo. E come per un contagio virtuoso quella devozione cresceva in ogni angolo della penisola.
Ad Artena, la tradizionale processione della Madonna delle Grazie, sintetizza tutta questa ricchezza di cultura secolare e religiosa e si tramanda, da generazioni, la volontà di raccontare la forza e bellezza della natura, come pure il vigore che dona, ai credenti, la figura di Maria, Rosa Mistica, Piena di Grazia.
I meravigliosi Cristi Infiorati e la Processione della Madonna delle Grazie ne sono una testimonianza evidente.
http://www.confraternitamadonnadellegrazie.it/pagina.php?pagina=Home&pagina_html=home
🎵 Canti di maggio e… fiori.
Nel Bel Meriggio d’Or
Se vedrai la valle dei tulipani
Baci sotto i girasol
Sono le campanule al risveglio
Nel bel meriggio d’or
Nelle nuvole son già gli asfodeli
E le viole cantano di cuor
Bocca bocca di leone e i gigli dolci
Nel bel meriggio d’or
Sono bruchi il cane e il gatto
Ha la gotta il millepiè
Ma le margherite hanno sonno
Imparar puoi tante cose dai fiori
E di grazia sempre ricchi son
Son felici a primavera i cuori
Nel bel meriggio d’or
https://youtu.be/-8yTCEBHArU
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Bella tu sei, qual sole.
Dell’aurora tu sorgi più bella,
coi tuoi raggi fai lieta la terra,
e fra gli astri che il cielo rinserra
non v’e’ stella più bella di te.
Bella tu sei qual sole,
bianca come la luna,
e le stelle più belle,
non son belle al par di te.
https://youtu.be/7Cbd93bxgCE
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Ben venga Maggio!
Ben venga maggio
e ‘l gonfalon selvaggio!
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🌼W la poesia!
Le rose di Maggio
Rose rosse… Vere rose!
Tutto il mondo fiorito di rose!
Tutto il mondo odoroso di rose!
Anche dove men te l’aspetti
nei giardini fatti serpai,
fra le ortiche e i cardi a mazzetti,
ecco, s’accendono rosai.
S’arrampicano le rose
ai cancelli arrugginiti;
s’affacciano a mura corrose;
si concimano di detriti.
Anche negli orti dei conventi
per le aiuole di nuove lattughe,
dove, ancora sonnolenti,
passeggiano le tartarughe;
anche lì che fioritura
di rose! E un odor da lontano,
che vince ogni clausura:
odor di mese mariano.
E le chiesine di campagna?
Le più nude e poverine
han sugli altari di lavagna
rose doppie e rose canine.
Perfino in quei brevi sterrati
nei cortili degli ospedali
dove guardano al sole i malati
col viso cereo sui guanciali,
v’è luce di rose maggesi;
e che dolce malinconia
di speranza in quegli occhi accesi
di febbre e di nostalgia.
( Pietro Mastri)