Scuola Infanzia I.C. Artena

Indicazioni operative per l’uso della nostra sezione virtuale. 

Buongiorno, di seguito, alcune indicazioni sulle modalità di lavoro:

Ogni giorno: dal lunedì al venerdì, i genitori troveranno attività da realizzare con i loro bambini e bambine della scuola dell’Infanzia dell’I.C. Artena.

  1. Le attività proposte non sono obbligatorie ma costituiscono dei suggerimenti per far giocare e divertire i bambini mentre imparano.
  2. Cercheremo di non inviare materiale da stampare viste le criticità che alcuni di voi ci espongono però, in alcuni casi, è necessario il lavoro sul foglio. Le schede proposte, quando non possono essere stampate,  si possono copiare su un quadernone o un foglio bianco e lavorare sul supporto cartaceo.
  3. Il materiale proposto è disponibile per tutti i plessi e tutti i giorni.
  4. Se volete far controllare i lavori eseguiti dai bambini alle insegnanti del vostro plesso, relazionatevi con loro come avete fatto fino ad ora (mail, WhatsApp,ecc).
  5. Evitate di sollecitare troppo i bambini con il  lavoro didattico: ogni giorno, mattina o pomeriggio, scegliete voi, 30-45 minuti di attività, poi  fate pausa o cambiate tipologia di lavoro. Regolatevi con i tempi di attenzione del vostro bambino.
  6. Evitate, soprattutto, di esporre troppo i bambini al digitale. I piccoli hanno necessità di toccare e sperimentare. Tutto va fatto con equilibrio e buon senso!

Se avete necessità di informazioni di carattere generale (e non per invio di lavori o elaborati!),  la mail a cui rivolgersi, per la scuola dell’Infanzia dell’I.C. Artena è la seguente:

scuolainfanzia@icartena.onmicrosoft.com.

Grazie della collaborazione.🌸🌸🌸🌸

Commenti e domande
Inviato in Bimbe e Bimbi di Artena

21 Marzo 2020: Giornata mondiale della Poesia, Giornata Europea della Musica Antica. 

                                             
Sabato 21 marzo 2020
                                             Bentornata Primavera!
# io resto a casa

Poesia gioiosa e virale e musica  straordinaria,  per
resistere alla pandemia con la forza delle parole ed il contagio benefico dei suoni.

                      Accogliamo la Primavera con speranza e fantasia,
                          con l’aiuto di  Rodari per la giornata  della poesia
                Poi ascoltiam belle  note,   senza alcuna fatica,
per festeggiare,  in Europa, la musica antica!

 

https://www.youtube.com/watch?v=SPlplEV01pc    per ascoltarla

Le belle fate

Le belle fate
dove saranno andate?
Non se ne sente più parlare.
Io dico che sono scappate:
si nascondono in fondo al mare,
oppure sono in viaggio per la luna
in cerca di fortuna.
Ma che cosa potevano fare?
Erano disoccupate!
Nessuno le voleva ascoltare.
Tutto il giorno se ne stavano imbronciate
nel castello diroccato ad aspettare
che qualcuno le mandasse a chiamare.

Girava il mondo per loro
in cerca di lavoro
una streghina piccina picciò,
col naso a becco,
magra come uno stecco,
che tremava di freddo perché
era senza paltò.

E appena la vedevano tornare
si facevano tutte a domandare:
«Ebbene com’è andata?
Avremo un impiego?»
«Lasciatemi, vi prego,
lasciatemi respirare,
sono tutta affannata
«Ma com’è andata?»

«Male!
C’è una crisi generale.
Ho salito tutte le scale,
bussato a tutti i portoni,
mendicato sui bastioni,
e dappertutto mi hanno risposto
che per noi non c’è posto.
Vi dico, una cosa seria,
altro che storie!
Fame, freddo, miseria…
La gente ha un sacco di guai:
i debiti, le tasse, la pigione,
la bolletta del gas,
i nonni aspettano la pensione
che non arriva mai…
Chi volete che pensi a noi?
E poi, e poi,
c’è sempre per aria la guerra:
ho visto certi generaloni,
con certi speroni,
con certi galloni,
con certi cannoni
dalla bocca spalancata…
Figuratevi come sono scappata.
Per noi su questa terra non c’è posto.
Ci vogliono cacciare ad ogni costo.
Voi se non mi credete,
fate come volete.
Io per me, faccio il bagaglio
e me la squaglio».

E le povere fate
ve le immaginate
a fare le valigie?
Per l’emozione le trecce
della fata turchina
son diventate grigie.
Il mago nella fretta
si scorda la bacchetta
e Cappuccetto perde la berretta.
Che spavento!
Biancaneve ha uno svenimento.
Il castello si vuota in un momento.
A bordo di una nuvola
la compagnia se ne va…
Dove, nessuno lo sa.

Forse in qualche paese
dove si sentono sicure,
dove anche i generali
vogliono bene alle fate
e le circondano di premure
perché sono così delicate.
Ed ora io mi domando:
Torneranno? Ma quando?
Nella selva incantata
ci crescono le ortiche,
sul naso della Bella Addormentata
ci passeggiano le formiche,
la porta del Castello è sempre chiusa
e quando i bimbi chiedono una storia
i nonni trovano la scusa
che hanno perso la memoria…

Ma allora torneranno?
Io dico di sì.
Sapete che si fa?
Si va dai generali
con gli stivali
incapricciati di fare la guerra
e si dice così:
«Signori, per cortesia
andatevene via da questa terra,
andate sulla luna
o anche più lontano
in un posto fuori mano,
dove potrete sparare a tutto spiano
e non si sentirà il baccano.

Il mattino vi farete svegliare
con un bombardamento
o un cannoneggiamento,
a vostro piacimento
e ogni sera
direte la preghiera
con la mitragliatrice.

La gente sarà più felice.
Si potrà stare in pace
tutti i giorni dell’anno,
e di certo così
le fate torneranno».

(Gianni Rodari)

Ed ora…musica. Claudio Monteverdi, L’Orfeo.    https://youtu.be/jUep3sqe35o

Commenti e domande
Inviato in Bimbe e Bimbi di Artena

La scuola dell’Infanzia dell’Istituto comprensivo Artena: didattica a distanza ma…con il cuore vicino ai bambini. 

Carissimi papà, carissime mamme,  carissimi bambini e bambine della scuola  dell’Infanzia del nostro Istituto: benvenuti e benvenute!

Questo spazio è stato creato dalle docenti della scuola dell’Infanzia del nostro Istituto.
Sono giornate lunghe e difficili  queste, in cui noi adulti ci poniamo  tante domande grandi e piccole, che riguardano il presente ed il futuro. Cosa fare con i bambini e le bambine?    Noi possiamo affrontare l’impatto emotivo del Coronavirus cercando di capire quali sono le emozioni dei bambini e dando loro ascolto, comprensione e risposte.
Rispondere alle domande dei bambini non è facile ma significa compiere gesti di cura e prevenzione.
Il nostro progetto d’Istituto, ha un titolo “profetico”: ” Io ho cura“. Prendiamoci cura di loro e prendiamoci cura di ognuno di noi in questo momento.                                                                                  I genitori, che sono i primi  caregivers, sono chiamati ad informare i piccoli nel modo giusto, affinché i bambini non traggano da soli conclusioni (che potrebbero alterare il loro stato di ansia).Nei bambini aumentano e si amplificano le emozioni, PAURA, TRISTEZZA, DELUSIONE e RABBIA:

  • hanno PAURA del virus e delle conseguenze,
  • sono TRISTI perché in fondo “non andare a scuola” non è poi così bello,
  • si sentono DELUSI perché il tempo sta passando velocemente e non capiscono quando potranno riprendere la loro routine che è fondamentale,
  • sono ARRABBIATI perché, a loro modo, sono consapevoli della pericolosità per i loro genitori,  nonni, zii, amici.

Noi adulti dobbiamo essere cauti a legittimare queste emozioni, parlando con loro e  mostrandoci degli abili ascoltatori.
Tocca a noi filtrare nel modo giusto le informazioni che vengono fornite dai media, dai telegiornali.
Ricordiamoci che, come indicava Maria Montessori, i bambini sono delle “menti assorbenti”.
Dobbiamo imparare a gestire le emozioni in maniera equilibrata e seguire due semplici accorgimenti:

  • Comportarsi in modo sicuro, seguendo le indicazioni degli esperti.
  • Fidarsi di sé e degli altri, mantenendo rapporti di comunicazione a distanza.

Abbiamo pensato che, in questo spazio, possa essere messa in atto la Didattica a Distanza (DaD) che ci chiedono le Istituzioni e che per i più piccoli è complessa perché la scuola dei piccoli è la scuola dell’abbraccio e delle mani che si toccano e costruiscono, dei tavoli in cui ci si siede vicini e dei giocattoli che passano di mano in mano, della maestra che ti asciuga il nasino e della collaboratrice che ti aiuta quando non ce la fai. Non basta inviare schede e lavori da fare. a casa: vogliamo far sentire la nostra presenza quotidiana condividendo, con tutte le famiglie di Artena, che hanno bambini e bambine nelle nostre scuole dell’Infanzia,  indicazioni  ed esperienze su come far trascorrere il tempo ai  bambini piccoli  permettendo loro non solo di divertirsi ma anche di sviluppare le loro competenze.
Nella Nota Miur prot. 388 del 17 marzo 2020, il Ministero ricorda molto bene  che:
La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati. Da un lato, sollecita
l’intera comunità educante, nel novero delle responsabilità professionali e, prima ancora, etiche di
ciascuno, a continuare a perseguire il compito sociale e formativo del “fare scuola”, ma “non a scuola” e
del fare, per l’appunto, “comunità”.  Mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di
appartenenza, combatte il rischio di isolamento e di demotivazione.  Le interazioni tra docenti e studenti
possono essere il collante che mantiene, e rafforza, la trama di rapporti, la condivisione della sfida che si
ha di fronte e la propensione ad affrontare una situazione imprevista.
Dall’ altro lato, è essenziale non interrompere il percorso di apprendimento. La declinazione in modalità
telematica degli aspetti che caratterizzano il profilo professionale docente, fa sì che si possa continuare a
dare corpo e vita al principio costituzionale del diritto all’ istruzione. Ma è anche essenziale fare in modo
che ogni studente sia coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento, cogliendo
l’occasione del tempo a disposizione e delle diverse opportunità (lettura di libri, visione di film, ascolto di
musica, visione di documentari scientifici…) soprattutto se guidati dagli insegnanti.”  In particolare, per la scuola dell’Infanzia, il MIUR si esprime così: “Per la scuola dell’infanzia è opportuno sviluppare attività, per quanto possibile e in raccordo con le famiglie, costruite sul contatto “diretto” (se pure a distanza), tra docenti e bambini, anche solo mediante semplici messaggi vocali o video veicolati attraverso i docenti o i genitori rappresentanti di classe, ove non siano possibili altre modalità più efficaci. L’obiettivo, in particolare per i più piccoli, è quello di privilegiare la dimensione ludica e l’attenzione per la cura educativa precedentemente stabilite nelle sezioni.

L’Istituto Comprensivo Artena, oltre a questo spazio virtuale,  ha attivato, per la scuola dell’Infanzia, una casella di posta elettronica dedicata a cui poter inviare mail per informazioni varie, cercheremo di rispondere a tutti!

scuolainfanzia@icartena.onmicrosoft.com

Siamo sicure che, da questo momento, usciremo tutti migliori e più responsabili!
State  a casa ma ogni giorno, entrate nella nostra classe virtuale! Vi aspettiamo con gioia! Non lasciateci sole!

Il Dirigente scolastico dell’I.C. Artena
Dott.ssa Daniela Michelangeli

Le insegnanti delle Scuole dell’Infanzia: De Gasperi,                                                                                           Maiotini, Ponte del Colle, Colubro, Macere.

 

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