Carissimi papà, carissime mamme, carissimi bambini e bambine della scuola dell’Infanzia del nostro Istituto: benvenuti e benvenute!
Questo spazio è stato creato dalle docenti della scuola dell’Infanzia del nostro Istituto.
Sono giornate lunghe e difficili queste, in cui noi adulti ci poniamo tante domande grandi e piccole, che riguardano il presente ed il futuro. Cosa fare con i bambini e le bambine? Noi possiamo affrontare l’impatto emotivo del Coronavirus cercando di capire quali sono le emozioni dei bambini e dando loro ascolto, comprensione e risposte.
Rispondere alle domande dei bambini non è facile ma significa compiere gesti di cura e prevenzione.
Il nostro progetto d’Istituto, ha un titolo “profetico”: ” Io ho cura“. Prendiamoci cura di loro e prendiamoci cura di ognuno di noi in questo momento. I genitori, che sono i primi caregivers, sono chiamati ad informare i piccoli nel modo giusto, affinché i bambini non traggano da soli conclusioni (che potrebbero alterare il loro stato di ansia).Nei bambini aumentano e si amplificano le emozioni, PAURA, TRISTEZZA, DELUSIONE e RABBIA:
- hanno PAURA del virus e delle conseguenze,
- sono TRISTI perché in fondo “non andare a scuola” non è poi così bello,
- si sentono DELUSI perché il tempo sta passando velocemente e non capiscono quando potranno riprendere la loro routine che è fondamentale,
- sono ARRABBIATI perché, a loro modo, sono consapevoli della pericolosità per i loro genitori, nonni, zii, amici.
Noi adulti dobbiamo essere cauti a legittimare queste emozioni, parlando con loro e mostrandoci degli abili ascoltatori.
Tocca a noi filtrare nel modo giusto le informazioni che vengono fornite dai media, dai telegiornali.
Ricordiamoci che, come indicava Maria Montessori, i bambini sono delle “menti assorbenti”.
Dobbiamo imparare a gestire le emozioni in maniera equilibrata e seguire due semplici accorgimenti:
- Comportarsi in modo sicuro, seguendo le indicazioni degli esperti.
- Fidarsi di sé e degli altri, mantenendo rapporti di comunicazione a distanza.
Abbiamo pensato che, in questo spazio, possa essere messa in atto la Didattica a Distanza (DaD) che ci chiedono le Istituzioni e che per i più piccoli è complessa perché la scuola dei piccoli è la scuola dell’abbraccio e delle mani che si toccano e costruiscono, dei tavoli in cui ci si siede vicini e dei giocattoli che passano di mano in mano, della maestra che ti asciuga il nasino e della collaboratrice che ti aiuta quando non ce la fai. Non basta inviare schede e lavori da fare. a casa: vogliamo far sentire la nostra presenza quotidiana condividendo, con tutte le famiglie di Artena, che hanno bambini e bambine nelle nostre scuole dell’Infanzia, indicazioni ed esperienze su come far trascorrere il tempo ai bambini piccoli permettendo loro non solo di divertirsi ma anche di sviluppare le loro competenze.
Nella Nota Miur prot. 388 del 17 marzo 2020, il Ministero ricorda molto bene che:
“La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati. Da un lato, sollecita
l’intera comunità educante, nel novero delle responsabilità professionali e, prima ancora, etiche di
ciascuno, a continuare a perseguire il compito sociale e formativo del “fare scuola”, ma “non a scuola” e
del fare, per l’appunto, “comunità”. Mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di
appartenenza, combatte il rischio di isolamento e di demotivazione. Le interazioni tra docenti e studenti
possono essere il collante che mantiene, e rafforza, la trama di rapporti, la condivisione della sfida che si
ha di fronte e la propensione ad affrontare una situazione imprevista.
Dall’ altro lato, è essenziale non interrompere il percorso di apprendimento. La declinazione in modalità
telematica degli aspetti che caratterizzano il profilo professionale docente, fa sì che si possa continuare a
dare corpo e vita al principio costituzionale del diritto all’ istruzione. Ma è anche essenziale fare in modo
che ogni studente sia coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento, cogliendo
l’occasione del tempo a disposizione e delle diverse opportunità (lettura di libri, visione di film, ascolto di
musica, visione di documentari scientifici…) soprattutto se guidati dagli insegnanti.” In particolare, per la scuola dell’Infanzia, il MIUR si esprime così: “Per la scuola dell’infanzia è opportuno sviluppare attività, per quanto possibile e in raccordo con le famiglie, costruite sul contatto “diretto” (se pure a distanza), tra docenti e bambini, anche solo mediante semplici messaggi vocali o video veicolati attraverso i docenti o i genitori rappresentanti di classe, ove non siano possibili altre modalità più efficaci. L’obiettivo, in particolare per i più piccoli, è quello di privilegiare la dimensione ludica e l’attenzione per la cura educativa precedentemente stabilite nelle sezioni.”
L’Istituto Comprensivo Artena, oltre a questo spazio virtuale, ha attivato, per la scuola dell’Infanzia, una casella di posta elettronica dedicata a cui poter inviare mail per informazioni varie, cercheremo di rispondere a tutti!
scuolainfanzia@icartena.onmicrosoft.com
Siamo sicure che, da questo momento, usciremo tutti migliori e più responsabili!
State a casa ma ogni giorno, entrate nella nostra classe virtuale! Vi aspettiamo con gioia! Non lasciateci sole!
Il Dirigente scolastico dell’I.C. Artena
Dott.ssa Daniela Michelangeli
Le insegnanti delle Scuole dell’Infanzia: De Gasperi, Maiotini, Ponte del Colle, Colubro, Macere.