iNS.Rosa Nigro

POESIA PER LA SANTA PASQUA 

                                                                       VOLA COLOMBA                ( LEGGILA 10 VOLTE )

Vola colomba, ma non troppo lontano,
senza aver fretta, vola piano piano,
ché non ti sfugga, guardando in terra,
la solitudine, l’odio, la guerra.
Non sorvolare indifferente
sulla tragedia di troppa gente,
ma svolazzando porta la pace
a chi d’amore non è capace,
lì fa’ il tuo nido e lì rimani,
fa’ che diverso sia poi il domani.

 

MIEI CARI BAMBINI, SIAMO IN PROSSIMITA’ DELLA SANTA PASQUA, SE FOSSIMO STATI A SCUOLA AVREMMO REALIZZATO SICURAMENTE UN BEL LAVORETTO E IL CLASSICO BIGLIETTINO D’AUGURI, MA VISTO LE CIRCOSTANZE , POTRESTE  FARLO VOI.

PRENDETE UN UN FOGLIO D’ALBUM E PIEGATELO A META’. SULLA  PRIMA  FACCIATA  FATE UN BEL DISEGNO DI PASQUA ( UNA COLOMBA CON L’ULIVO,  UN UOVO TUTTO COLORATO, DELLE CAMPANE, DEI FIORI, IMSOMMA, QUELLO CHE PIU’ VI PIACE.

ALL’INTERNO SCRIVETECI LA POESIA. LEGGETELA TANTE VOLTE E IL GIORNO DI PASQUA RECITATELA  A TAVOLA:  ALLIETERA’ UN PO’ LA FESTA.

QUESTO E’ L’ULTIMO COMPITO CHE VI DO’. CI RISENTIAMO MERCOLEDI’ DOPO PASQUA. (Tralasciate tutto il resto e fate il bigliettino che  mi mostrerete su  whats app )

AUGURO A TUTTI VOI E FAMIGLIE UNA SANTA E SERENA PASQUA.

ROSA NIGRO

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E’ PRIMAVERA. 

E’ PRIMAVERA.

La stagione invernale è già finita.
Il ventuno marzo è arrivata la primavera.
Dopo 3 mesi di vento, freddo, pioggia arriva la primavera che durerà altri 3 mesi.
In primavera la natura si risveglia.
Già la linfa degli alberi incomincia a circolare.
Alcuni alberi sono fioriti come il pesco, il mandorlo ed altri.
Le giornate sono più lunghe e c’è sempre il sole.
Già si vedono le rondini e molti uccelli che cinguettano e vanno a farsi il nido per fare i piccoli.
La lucertola va a mettersi dove c’è il sole perché ha il sangue freddo.
Lo scoiattolo già si è svegliato ed ha mangiato tutto quello che aveva raccolto e messo nella sua tana. Il contadino arra la terra e pianta pomodori, zucche ed altri ortaggi.
In primavera c’è la Santa Pasqua.
Nei prati ci sono molti fiori profumati, peccato però che molti bambini sono allergici a quest’ultimi e non potranno divertirsi come me all’aria aperta.

Disegna la primavera.

Prova a comporre un testo sulla primavera, segui lo schema. ( leggi la lettura e prendi spunto)

       Quando è arrivata la primavera.

        In primavera la natura cosa fa.

        Come sono gli alberi.

    Come sono le giornate.

 Quali uccelli fanno ritorno.

 Quali animali si svegliano dal letargo.

 Quali lavori svolge il contadino e quali frutti si possono mangiare .

Come sono i prati e quali fiori si vedono spuntare.

Quale festa importante ricorre in questa stagione.

Perché ti piace la primavera.

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I MAMMIFERI 

I MAMMIFERI

I mammiferi sono animali vertebrati , comprendono molte specie assai diverse fra loro ma che hanno alcune caratteristiche comuni. La maggior parte dei mammiferi vive sulla terraferma, tuttavia ci sono mammiferi acquatici (delfini e balene) e mammiferi che volano (pipistrelli). Il mammifero di dimensioni maggiori è la balena azzurra, che può raggiungere più di 30 metri di lunghezza e un peso di 130 tonnellate. Il mammifero più piccolo è un pipistrello della Thailandia che pesa solo 2 grammi ed è lungo circa 3 cm. Ci sono mammiferi che vivono molto a lungo; i cavalli possono vivere 20 anni, gli scimpanzé 50 anni e gli elefanti 60 anni. Gli esseri umani sono i mammiferi che vivono più a lungo.

Il corpo dei mammiferi può essere diviso in tre parti: testa, tronco ed estremità. Molti mammiferi hanno quattro zampe, alcune specie hanno le pinne e i pipistrelli hanno le estremità anteriori trasformate in ali.
I mammiferi sono animali a sangue caldo, cioè la loro temperatura è sempre costante e non dipende dall’ambiente. I mammiferi sono capaci di produrre calore, usando buona parte dell’energia fornita dal cibo. Quando la temperatura dell’ambiente è molto elevata, i mammiferi sudano per abbassare la temperatura del corpo e raffreddarsi. La capacità di regolare la temperatura corporea ha permesso ai mammiferi di vivere in luoghi molto diversi e anche molto freddi.
I mammiferi hanno la pelle ricoperta da peli che li aiutano a mantenere il corpo caldo. Non tutti i mammiferi hanno lo stesso tipo di pelo. La balena, ad esempio, quasi
non ne ha però è fornita di uno strato di grasso sotto la pelle che la aiuta a conservare il calore.
Tutti i mammiferi respirano attraverso i polmoni. I mammiferi acquatici non possono respirare sott’acqua e devono quindi salire a galla ogni tanto per rifornirsi di aria.
Quasi tutti i mammiferi sono vivipari perché partoriscono i loro figli già sviluppati. I mammiferi nutrono i loro cuccioli con il latte che è un alimento molto nutriente e viene prodotto dalla madre.
Ci sono due mammiferi ovipari:  l’ornitorinco e l’echidna.

MIEI CARI BAMBINI L’ARGOMENTO CHE TRATTIAMO ADESSO IN PARTE GIA LO CONOSCETE PERCHE’ IN CLASSE NE ABBIAMO PARLATO TANTE VOLTE .

GUARDATE IL VIDEO E VI SARA’ ANCORA PIU’ FACILE IMPARARE.

DISEGNATE SUL QUADERNO QUALCHE MAMMIFERO.

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La mia camera da letto. 

La camera da letto di Luisa

Mi chiamo Luisa e ho 16 anni. Oggi vorrei parlarvi della mia camera. La mia camera è davvero molto bella e spaziosa. A destra ci sono il mio letto e un armadio, che è sempre molto pieno dei miei vestiti! Vicino al letto si trova anche un comò dove tengo i miei libri, che spesso leggo ogni sera prima di dormire.
Davanti al mio letto si trova la mia televisione e una poltrona su un tappeto. Spesso mi siedo e guardo la televisione per ore. La mia stanza ha anche una scrivania dove si trova un computer, che uso quando devo studiare.
Quando faccio i miei compiti scrivo sul tavolo che si trova al centro della mia camera. Amo la mia camera perché qui posso studiare e divertirmi molto ogni giorno!

LEGGI ATTENTAMENTE IL TESTO E PRENDILO COME SPUNTO PER DESCRIVERE LA TUA CAMERETTA, POI DISEGNALA.  USA LE STESSE PAROLE ADATTANDOLE AL TUO CASO.

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” ESSERE – AVERE “- DAL PRESENTE AL PASSATO REMOTO. 

ESERCIZIO

LE FRASI SCRITTE QUI SOTTO SONO TUTTE CON IL VERBO AL PRESENTE INDICATIVO,  RISCRIVILE  AL PASSATO REMOTO.

Es.   SONO SICURO DI ESSERMI COMPORTATO BENE.
FUI SICURO DI ESSERMI COMPORTATO BENE.

1)    SONO  FELICE DI  ESSERTI STATO UTILE.
2)     NON ABBIAMO PAURA DI AFFRONTARE LA PROVA.
3)     LE API SONO SUI FIORI A SUCCHIARE IL NETTARE.
4)     SIETE FELICI DI ESSERE A LONDRA.
5)     L’INVERNO  E’ MOLTO FREDDO.
6)     NON HANNO MOLTO TEMPO PER RIFLETTERE.
7)     AVETE MOLTE COSE A CUI PENSARE.
8)     IO E MARIA SIAMO GRANDI AMICHE.
9)     HAI DIECI MINUTI PER RIMEDIARE AL DANNO.
10)   QUEI  RAGAZZI SONO DAVVERO INCOSCIENTI.
😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘

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CIPI’ 5 

GENTILI MAMME, NON OCCORRE SCRIVERE SUL QUADERNO IL TESTO, BASTA LEGGERLO.
RIGUARDO ALLA  COMPRENSIONE, BASTA SCRIVERE SOLO LA RISPOSTA GIUSTA.

1) – Quando Passerì depose le uova?

Es.     Risposta domanda 1)

 Passerì depose le uova quando il nido fu pronto.

CIPI’ 5

Quando il nido fu pronto, liscio, soffice e rotondo, Passerì vi depose tre uova e le covò. Di giorno Cipì andava e tornava dal tetto ai campi in cerca di cibo per sé e la compagna, e alla sera si accovacciava accanto al nido in attesa del sonno, – Nasceranno? – si chiedeva. – Tutto andrà bene, – gli sussurrava la passeretta, – vuoi che lavoriamo tanto per nulla? Qualche volta, quando il sonno tardava a venire, ascoltava i rumori della notte: ogni sera, chissà perché, le coppe di bronzo della torre si mettevano a litigare facendo un chiasso tremendo che correva per la campagna e faceva tremare le uova sotto il corpo di Passerì. – Fortuna che il nido è molleggiato con la neve dei pioppi, – essa diceva, – se no le uova andrebbero a pezzi! Il guaio era che a sentir quelle, anche le altre coppe di bronzo dei dintorni saltavan su a brontolare; dopo un po’ però il chiasso cessava e la notte ritornava calma. I figli di Cipì ruppero il guscio un mattino di settembre, mentre le rondini, lì vicino, parlavano della prossima partenza. – Zitte! – gridò Passeri a tutte quante. Allora le rondinelle si fecero attorno al nido e la passeretta alzò le ali. Erano nati tutti e tre! Cipì saltò al collo di Passeri, l’abbracciò stretta e sparì. Di buco in buco, di tetto in tetto, di pianta in pianta, come aveva fatto la sua mamma quando era nato lui, gridò la sua felicità: – Tre! – diceva. – Tre! Sono tre! Non gli uscivano altre parole, ma gli uccelli capivano cos’era accaduto. Fatto il giro del paese, si ricordò di Margherì che gli aveva raccomandato di andare a raccontarle le belle notizie della sua vita, allora puntò verso il nastro d’argento e calò sul prato. Ma la margheritina non c’era più perché l’uomo era appena passato col ferro tagliente e aveva reciso tutti gli steli, che allineati sul prato morivano a poco a poco. – Margherì! – chiamò cercandola in lungo e in largo. Una vocina soffocata sospirò: – Cipì!… – Questa è la sua voce! – disse, cominciando a buttare all’aria con furiosi colpi di becco l’erba ammucchiata dalla falce.- Dove sei, Margherì? Dove sei? – ripeteva. Son qui… – sospirò il fiore. Cipì frugò ancora fra gli steli, finché la trovò, ormai morente, con la bella testolina schiacciata contro la terra.

COMPRENSIONE DEL TESTO

1)  Quando Passerì depose le uova?

A. Una sera d’estate
B. Quando Cipì tornò
C. Quando pioveva
D. Quando il nido fu pronto

2) Cosa faceva Cipì?

A. Andava in cerca di cibo
B. Giocava con i suoi amici
C. Covava le uova
D. Si divertiva volando nel cielo

3)   Quando i figli di Cipì ruppero il guscio?

A. All’alba
B. Al tramonto
C. Una sera
D. Un mattino di settembre

4)  Cosa gridò Passerì alle rondini?

A. Giocate con me!
B. Sono nati!
C. Zitte!
D. Andate via!

5)   Cosa fece subito Cipì?

A. Abbracciò Passerì e sparì
B. Pianse dalla gioia
C. Corse da sua madre
D. Cinguettò

6)   Cosa urlò Cipì poi ?

A. Smettetela di cantare!
B. Tre, sono tre!
C. Venite a vedere i miei piccolini!
D. Tornate qui !

7)  Di chi si ricordò poi Cipì?

A. Di sua mamma
B. Di un suo amico
C. Di nastro d’argento
D. Di Margherì

8)   Dove la trovò?

A. Tra l’erba tagliata
B. In mezzo ad un campo di grano
C. Vicino al suo nido
D. In un prato verde

9)   Cosa era successo a Margherì?

A. L’avevano calpestata
B. Le avevano tolto i petali
C. L’avevano colta
D. Era stata tagliata dall’uomo con la falce

10)   Cosa disse Margherì a Cipì?

A. Come stai?
B. Hai fatto bene a venire qui!
C. Come mai sei venuto?
D. Questo posto non è bello!

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CIPI’ 4 

Un posto per il nido (capitolo 11)

Un chiaro mattino la passeretta disse a Cipì: Sono guarita! Ho una voglia matta di giocare! Vieni? – Via! – gridò Cipi, e si lanciarono tutti e due nel cielo gridando di felicità. Che corse pazze quei giorni! Dal grande albero dalle palline rosse al nastro d’argento, dalla cima della collina alle nuvolette rosa, dalla bandierina della torre all’erba dei prati, li portava l’irresistibile desiderio di volare, di giocare, di vivere finalmente liberi. Qualche volta, a sera, ansanti s’accorgevano… di non aver mangiato. – Che importa? – gridava Cipì. – Mangeremo domani! – sospirava Passeri. E si addormentavano stanchi e felici dove capitava: sotto una tegola o sul fieno o sotto le stelle, l’uno accanto all’altra, cosi vicini che il battito dei due cuori pareva un battito solo.Un giorno però decisero: – Adesso basta giocare, ci mettiamo al lavoro e facciamo la nostra casetta. – Parola di Cipì! – disse lui. – Parola di Passeri! – disse lei. E si misero a cercare un posto quieto e sicuro. – Sarebbe bello in riva al nastro d’argento, vicino agli occhi colorati dei prati! – sospirò la passeretta. – Sarebbe bello… ma l’uomo ci porterebbe via i piccoli! – osservò Cipì.
– E sul grande albero dalle palline rosse? -Troppo chiasso! – Io vorrei un posto da cui si vedesse sempre Palla di fuoco, – disse Passeri, impaziente di cominciare. Cerca e cerca finalmente trovarono: sul palazzo dove Cipì era nato, proprio sullo spigolo del tetto opposto c’era una tegola libera: da lì si vedeva Palla di fuoco dal mattino alla sera, quando calava stanco al di là del nastro d’argento su una strisciolina verde così vicina all’acqua che se fosse stato un po’ distratto qualche volta ci sarebbe cascato dentro. – Qui faremo la nostra casa – dissero, e si misero subito al lavoro.

Rispondi alle domande barrando una sola casella

A – Cosa disse una mattina la passeretta a Cipì?

A. Sto malissimo, mi fa male l’ala!
B. Sono guarita! Ho voglia di giocare!
C. Vuoi venire a casa mia?
D. Quando torneremo a casa?

B – Cosa rispose Cipì?

A. Io non voglio giocare! E poi se ne andò.
B. Via! E si lanciarono tutti e due nel cielo gridando di felicità.
C. Gioca da sola! E volò via
D. Quando starai meglio voleremo!

C – Di cosa si accorgevano ogni tanto?

A. Che il sole era tramontato.
B. Di non aver mangiato.
C. Di essere stanchi.
D. Che era arrivata la sera

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Passao remoto del verbo ESSERE e AVERE. 

IMPARARE A MEMORIA IL PASSATO REMOTO DEL VERBO

ESSERE  e AVERE.

PASSATO REMOTO

ESSERE

Io       fui

Tu      fosti

Egli     fu

Noi      fummo

Voi      foste

Essi      furono

PASSATO REMOTO

AVERE

Io        ebbi

Tu        avesti

Egli      ebbe

Noi       avemmo

Voi        aveste

Essi        ebbero

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