CIPI’ 5

GENTILI MAMME, NON OCCORRE SCRIVERE SUL QUADERNO IL TESTO, BASTA LEGGERLO.
RIGUARDO ALLA  COMPRENSIONE, BASTA SCRIVERE SOLO LA RISPOSTA GIUSTA.

1) – Quando Passerì depose le uova?

Es.     Risposta domanda 1)

 Passerì depose le uova quando il nido fu pronto.

CIPI’ 5

Quando il nido fu pronto, liscio, soffice e rotondo, Passerì vi depose tre uova e le covò. Di giorno Cipì andava e tornava dal tetto ai campi in cerca di cibo per sé e la compagna, e alla sera si accovacciava accanto al nido in attesa del sonno, – Nasceranno? – si chiedeva. – Tutto andrà bene, – gli sussurrava la passeretta, – vuoi che lavoriamo tanto per nulla? Qualche volta, quando il sonno tardava a venire, ascoltava i rumori della notte: ogni sera, chissà perché, le coppe di bronzo della torre si mettevano a litigare facendo un chiasso tremendo che correva per la campagna e faceva tremare le uova sotto il corpo di Passerì. – Fortuna che il nido è molleggiato con la neve dei pioppi, – essa diceva, – se no le uova andrebbero a pezzi! Il guaio era che a sentir quelle, anche le altre coppe di bronzo dei dintorni saltavan su a brontolare; dopo un po’ però il chiasso cessava e la notte ritornava calma. I figli di Cipì ruppero il guscio un mattino di settembre, mentre le rondini, lì vicino, parlavano della prossima partenza. – Zitte! – gridò Passeri a tutte quante. Allora le rondinelle si fecero attorno al nido e la passeretta alzò le ali. Erano nati tutti e tre! Cipì saltò al collo di Passeri, l’abbracciò stretta e sparì. Di buco in buco, di tetto in tetto, di pianta in pianta, come aveva fatto la sua mamma quando era nato lui, gridò la sua felicità: – Tre! – diceva. – Tre! Sono tre! Non gli uscivano altre parole, ma gli uccelli capivano cos’era accaduto. Fatto il giro del paese, si ricordò di Margherì che gli aveva raccomandato di andare a raccontarle le belle notizie della sua vita, allora puntò verso il nastro d’argento e calò sul prato. Ma la margheritina non c’era più perché l’uomo era appena passato col ferro tagliente e aveva reciso tutti gli steli, che allineati sul prato morivano a poco a poco. – Margherì! – chiamò cercandola in lungo e in largo. Una vocina soffocata sospirò: – Cipì!… – Questa è la sua voce! – disse, cominciando a buttare all’aria con furiosi colpi di becco l’erba ammucchiata dalla falce.- Dove sei, Margherì? Dove sei? – ripeteva. Son qui… – sospirò il fiore. Cipì frugò ancora fra gli steli, finché la trovò, ormai morente, con la bella testolina schiacciata contro la terra.

COMPRENSIONE DEL TESTO

1)  Quando Passerì depose le uova?

A. Una sera d’estate
B. Quando Cipì tornò
C. Quando pioveva
D. Quando il nido fu pronto

2) Cosa faceva Cipì?

A. Andava in cerca di cibo
B. Giocava con i suoi amici
C. Covava le uova
D. Si divertiva volando nel cielo

3)   Quando i figli di Cipì ruppero il guscio?

A. All’alba
B. Al tramonto
C. Una sera
D. Un mattino di settembre

4)  Cosa gridò Passerì alle rondini?

A. Giocate con me!
B. Sono nati!
C. Zitte!
D. Andate via!

5)   Cosa fece subito Cipì?

A. Abbracciò Passerì e sparì
B. Pianse dalla gioia
C. Corse da sua madre
D. Cinguettò

6)   Cosa urlò Cipì poi ?

A. Smettetela di cantare!
B. Tre, sono tre!
C. Venite a vedere i miei piccolini!
D. Tornate qui !

7)  Di chi si ricordò poi Cipì?

A. Di sua mamma
B. Di un suo amico
C. Di nastro d’argento
D. Di Margherì

8)   Dove la trovò?

A. Tra l’erba tagliata
B. In mezzo ad un campo di grano
C. Vicino al suo nido
D. In un prato verde

9)   Cosa era successo a Margherì?

A. L’avevano calpestata
B. Le avevano tolto i petali
C. L’avevano colta
D. Era stata tagliata dall’uomo con la falce

10)   Cosa disse Margherì a Cipì?

A. Come stai?
B. Hai fatto bene a venire qui!
C. Come mai sei venuto?
D. Questo posto non è bello!

Inviato in seconda GinestraDisciplina

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