Prof.ssa Giovanna Salviani

L’ARTE ISLAMICA 

Gli Arabi, dopo la predicazione del profeta Maometto (570-632), occupano in un solo secolo il Medio Oriente, la Persia, l’India e molte zone del Mediterraneo come la Spagna, il Marocco, la Sicilia. Le manifestazioni artistiche di queste regioni si adeguano gradualmente alla religione islamica con la costruzione di moschee e il divieto di rappresentare uomini e animali perché creazioni di Dio (in arabo, Allah) e quindi non riproducibili dall’uomo. Le decorazioni in mosaico, marmo colorato, metallo si basano, quindi, solo su elaboratissimi motivi geometrici.

L’edificio di culto dell’arte islamica è la moschea, una sala a pianta quadrata coperta da una o più cupole e orientata verso la Mecca dove è nato Maometto (così come la basilica cristiana è orientata verso Est, dove sorge la luce, simbolo di Dio).
All’esterno della moschea si innalzano uno o più torri, dette minareti.
La Basilica di Santa Sofia a Istanbul


Per approfondire:L’arte islamica in tre tipi di moschea.
https://www.didatticarte.it/Blog/?p=7872

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I MONASTERI E I CODICI MINIATI 

Il monastero

Gli aspetti pratici e materiali dell’attività degli amanuensi medievali.
Dal minuto 3:50 i codici miniati.

Alcuni esempi di codici miniati: catalogo manoscritti miniati

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L’ARTE PALEOCRISTIANA 

L’arte paleocristiana si formò in tempi molto lunghi, dai primi secoli dell’era cristiana (ossia dal I-II secolo) al VI secolo circa. Essa si diffuse a Roma, a Milano, a Ravenna e in tutte le province evangelizzate dell’Impero.
Il suo scopo era la divulgazione del messaggio di Cristo sia attraverso l’arte figurativa sia attraverso i simboli.

Qual è la funzione dell’arte paleocristiana?
L’arte diventa uno strumento prezioso per far conoscere la nuova fede:
l’architettura permette di costruire gli edifici per celebrare i riti religiosi, cioè le chiese;
la pittura, la scultura e i mosaici permettono di rappresentare la vita e i miracoli di Gesù e dei martiri.

 

 

Per approfondire: Arte Paleocristiana

L’editto di Costantino (per approfondire).
http://www.ovovideo.com/editto-costantino/

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L’ARTE PALEOCRISTIANA: I SIMBOLI E LE CATACOMBE. 

I simboli nellarte paleocristiana – I linguaggi dellarte figuratività allegoria simbolo

 L’aureola: il segno del divino
Simbolo di potenza nell’antichità, diviene con il Cristianesimo emblema di sacralità. Riservata dapprima a Gesù, caratterizzerà poi i Santi, i beati e persino  i diavoli. Gli artisti seguono regole ben precise per realizzarle.


L’arte paleocristiana e i simboli pagani.

Le catacombe di San Gennaro a Napoli, un’insolita visita.

L’editto di Costantino (per approfondire).
http://www.ovovideo.com/editto-costantino/

 

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L’arte Paleocristiana – Un mosaico simbolico: l’imperatrice Teodora e il suo seguito 

Che cos’è un mosaico?

Il termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco musaikòn, “opera paziente degna delle Muse”; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”.

 

L’esempio forse più prestigioso dell’arte del mosaico a Ravenna si trova nella basilica di San Vitale. Raffigura l’imperatrice Teodora e le sue dame che portano doni alla Chiesa di Ravenna ed è stato realizzato da un maestro di cui non conosciamo il nome.
Teodora non si recò mai a Ravenna: quindi il mosaico non rappresenta una scena reale ma esprime in modo simbolico l’unione tra l’Impero bizantino e la Chiesa di Ravenna, testimoniando la devozione dell’imperatrice Teodora al Cristianesimo.

I mosaici di Giustiniano e Teodora a Ravenna – Rappresentazione dell’uomo. L’attenzione per il volto

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Raffaello Sanzio – Vita e opere 

Ciao ragazzi, oggi introduciamo la figura di Raffaelllo Sanzio che, come vedrete, assume un ruolo di primo piano nella storia dell’arte.
Raffaello rappresenta il pittore rinascimentale per eccellenza: quello che più d’ogni altro ha portato la pittura ai suoi livelli massimi di bellezza e armonia.
Artista di solare personalità, visse la sua vita d’artista con grande impegno e continuità rivelando sempre una felicità di intuizione e una facilità di esecuzione che ha davvero dell’incredibile, tanto da meritargli già in vita l’appellativo di divino.

Raffaello Sanzio – la vita e le opere
Raffaello Sanzio in 10 punti

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