Prof.ssa Giovanna Salviani

L’ARTE MESOPOTAMICA: LE ZIQQURAT – LA PORTA DI ISTHAR – LO STENDARDO DI UR 

LE ZIQQURAT


Guarda il video: Le civiltà della mesopotamia

Le ziqqurat https://youtu.be/HmVktcq1pvU?feature=shared

L’architettura delle prime civiltà La Ziqqurat di Ur

 

Questa è la ziggurat di Ur (si trova nell’odierno Iraq). La forma della ziggurat può ricordare quella delle piramidi egizie. Le differenze tra le due costruzioni sono però importanti: la piramide egizia serviva solo ed esclusivamente come tomba del faraone, la ziggurat invece aveva molte funzioni. Oltre ad essere il luogo dove si celebravano i culti dedicati agli dei, erano luoghi fortificati con funzione difensiva, osservatori astronomici, magazzini per la conservazione dei prodotti agricoli.


LA PORTA DI ISTHAR

LO STENDARDO DI UR

Guarda il video: Lo stendardo di Ur – L’arte figurativa delle prime civiltà

Lo Stendardo di Ur  rappresenta un reperto archeologico ritrovato in condizioni perfettamente integre ed appartiene all’antica civiltà dei Sumeri.
E’ stato ritrovato in una tomba della necropoli di Ur, in Mesopotamia ma è conservato nel British Museum di Londra.
Si tratta di una sorta di “scatola” di legno con le due facciate principali su cui sono dipinti i racconti che evocano la pace e la guerra. E’ rivestita sui quattro lati da uno strato di bitume, ovvero catrame, su cui sono fissati intarsi di pietra calcarea, conchiglie, madreperla e lapislazzuli per il blu dello sfondo.
Non si conosce con certezza la funzione dell’oggetto: è stato ipotizzato che fosse uno stendardo portato in processione,  altri pensano che potesse essere una cassa di risonanza per uno strumento musicale o una scatola per le offerte.

Il Pannello della Guerra dello Stendardo di Ur.

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L’ARCHITETTURA MEGALITICA 

Il sito neolitico di Stonehenge

Per approfondire:
stonehenge

La civiltà nuragica.

I NURAGHE
https://www.youtube.com/watch?v=TwS98DPBjhk

Un moai, figura umana monolitica che rappresenta gli antenati della popolazione rapa nui, nativa dell’Isola di Pasqua. Nell’immagine una statua Moai, in tutta la sua interezza.


Per approfondire: I moai
https://www.storicang.it/a/quando-furono-scoperti-i-moai-i-colossi-di-pietra-dellisola-di-pasqua_14953

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ETA’ NEOLITICA 

Le incisioni su pietra Incisioni e simboli

I camuni https://www.youtube.com/watch?v=YzS4JW5z3x8

La pittura rupestre Lascaux le prime pitture

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LA SCULTURA: LE FIGURE FEMMINILI IN PIETRA 

Alcune veneri paleolitiche provenienti da tutto il mondo.

La Venere di Willendorf è una statuetta di soli 11 cm di altezza ma è la più famosa tra le Veneri del periodo paleolitico.
Venere di Willendorf, 23.000-19.000 a.C., pietra calcarea, altezza 11 cm. Vienna, Naturhistorisches Museum
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L’ICONOGRAFIA 

Che cos’è l’iconografia?

Il termine deriva dal greco εἰκών (eikón, immagine) e (graphia, scrivere). Ha come oggetto la raffigurazione di ciò che è raffigurato nelle opere d’arte. E’ la descrizione dei soggetti dell’immagine.

Per spiegarti che cos’è l’iconografia, ti chiedo di fare un piccolo esercizio di immaginazione. Immagina di vivere nel passato, quando molte opere d’arte vennero realizzate.
Pochissime persone sapevano leggere: anche avendo a disposizione un cartellino, come avviene oggi nei musei, quasi nessuno avrebbe potuto sapere cosa o chi era rappresentato nell’opera. Gli artisti svilupparono quindi un preciso codice visivo, che veniva tramandato di generazione in generazione e permetteva e permetteva a chiunque sapesse decifrarne i segnali di capire l’opera. Abiti, gesti, oggetti e posture spesso non sono solo frutto della fantasia dell’artista, ma sono gli attributi tipici con cui si usava rappresentare un personaggio, così che chiunque avrebbe potuto riconoscerlo.
Questo codice visivo è l’iconografia.

Presta attenzione ai quadri e alle sculture esposti nelle chiese e nei musei. Noterai ben presto che alcuni personaggi hanno sempre abiti dello stesso colore, oppure indossano o si posizionano in prossimità di oggetti particolari. Questi attributi sono sempre gli stessi, anche in quadri di artisti diversi, realizzati in periodi storici differenti.
E’ questo il codice dell’iconografia che permetteva di identificare i personaggi nei quadri senza bisogno di spiegazioni o dell’aiuto di testi!
Si tratta di un codice che era universalmente conosciuto, e che veniva usato per le opere a tema profano, ma ancor più per quelle a tema sacro!
Oggi, l’iconografia è un potente strumento nelle mani degli storici e degli archeologi, per riconoscere i personaggi o gli eventi raffigurati nelle opere d’arte. Inoltre, capirai anche perché persino nei film e nelle serie televisive a tema mitologico certi personaggi sono raffigurati in un determinato modo. Infatti, la loro iconografia influenza tutt’oggi come scegliamo di raffigurarli.

Ecco degli esempi su questo tema:

Poseidone: barbuto, con lunghi capelli, il dio è raffigurato nudo o semi nudo e quasi sempre con il tridente in mano. Altri suoi attributi tipici sono il pesce e il delfino.

Zeus: il padre degli Dei e siede sul trono dell’Olimpo di solito viene raffigurato come un uomo maturo, con una folta barba e capelli riccioluti bianchi o bruni, spesso coronati d’alloro, è spesso a torso nudo, con un mantello avvolto attorno alle gambe. Diversi sono gli attributi o accessori che gli vengono attribuiti: il più noto è il fulmine e che spesso tiene nella mano destra, soprattutto quando è raffigurato in battaglia.

Venere: dea della bellezza, raffigurata spesso all’interno di una conchiglia, è mostrata nuda, in parte coperta dai fluenti capelli biondi.

http://www.docartis.com/LIBRERIA_DIGITALE/4_ALLEGATI/MITOLOGIA.pdf

Esempi di iconografia religiosa

Quando si parla di iconografia religiosa ci si riferisce all’utilizzo di immagini per trasmettere concetti religiosi e idee o per rappresentare eventi religiosi.

Infatti, i singoli pezzi di arte religiosa possono essere indicati come icone. Per di più, alcune immagini vengono utilizzate all’interno di opere d’arte legate alla religione per trasmettere un significato specifico o simbolico. Tra queste ricordiamo: la Vergine Maria che spesso viene raffigurata con indosso una fluente veste blu; la croce rappresenta un’icona religiosa del II secolo e rappresenta il cristianesimo. Un crocifisso, che è una croce con Gesù sopra, rappresenta il cattolicesimo; lo Spirito Santo è spesso rappresentato come una colomba; Gesù Cristo è a volte rappresentato con un simbolo di pesce, che deriva dalla parola greca ichthus; personaggi religiosi come divinità, santi, profeti e martiri sono spesso immortalati in statue, che diventano icone per coloro che seguono la fede a cui sono associati; gli esseri divini sono spesso raffigurati in forma umana nell’iconografia religiosa, mentre i demoni o persino gli spiriti sono raffigurati come degli animali minacciosi.

https://www.didatticarte.it/Blog/?p=19748

Esempi di iconografia nell’arte

L’iconografia all’interno dell’arte fornisce delle informazioni sul contesto culturale e storico di un’opera d’arte, non soltanto sul simbolismo e tema. Tra questi ricordiamo: un papavero rosso che è un’icona per ricordare i caduti in guerra, particolarmente nella Prima Guerra Mondiale; Il rosso è considerato un simbolo della morte, quindi è incorporato in opere d’arte con temi associati alla morte e al morire; la forma di un cuore è largamente usata per simboleggiare l’amore e il romanticismo; i bambini in tenera età sono spesso inclusi nelle opere d’arte come simboli di innocenza, purezza e nuova vita.

https://youtu.be/UMXOBUA39ug?si=wYQb22dBkMNcD6HZ

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