Jacques-Louis David fu il grande protagonista della cultura neoclassica europea. Un’esigenza di rigore etico lo spinse ad una radicale riforma dell’arte; attraverso un rigoroso ritorno all’antico recuperato come modello di virtù civile, giustizia e bellezza.
La rappresentazione della storia tra Settecento e Ottocento_J. L. David Il giuramento degli Orazi
Il giuramento degli Orazi è considerato il manifesto del neoclassicismo francese, corrente pittorica di cui Jacques-Louis David rappresentava il massimo esponente. Il pittore vedeva, nel recupero del mondo antico, la chiave per ristabilire modelli di virtù, giustizia e bellezza in una Francia che, alla fine del settecento, stava attraversando un periodo di profonda crisi.
Il dipinto si basa su un racconto dello storico Tito Livio. Per evitare inutili spargimenti di sangue, la guerra tra Roma e Albalonga sarebbe stata decisa dal duello fra tre fratelli romani, gli Orazi, e tre fratelli albani, i Curiazi. In particolare l’opera ci narra il momento in cui tre fratelli romani giurano solennemente al proprio padre, di sacrificare la loro vita per la patria.
La morte di Marat
In quest’opera il pittore non si rivolge agli esempi del passato ma coglie un fatto di evidente attualità; il 13 luglio 1793 viene assassinato a tradimento Jean-Paul Marat, amico di David e personaggio molto noto. Marat è rappresentato come un martire. È una sorta di moderna Pietà, con una illuminazione volta a rivelare la nuda realtà delle cose, come avrebbe fatto Caravaggio, infatti dal vuoto dello sfondo emerge il cadavere di Marat il cui volto è avvolto in un turbante.