Ciao bambini!
Oggi ci tuffiamo…in un altra storia! Voglio raccontarvi la storia di un piccolo fiume!
Ma perchè ve la racconto? Perchè, quando abbiamo parlato un pò della pianura, abbiamo detto che le pianure sono attraversate dai fiumi. E’ proprio così!… Qualcuno ha detto che i fiumi sono le vene della Terra.
Il FIUME è un corso d’acqua dolce.
Si chiama corso perchè scorre sempre...non sta mai fermo! Nasce in montagna, da un ghiacciaio che si scioglie, oppure da una sorgente e attraversa la terra fino a raggiungere il mare.
Il fiume, mette a disposizione degli uomini le sue acque per innaffiare i campi, ma come al solito, gli uomini non sempre si comportano bene con lui! Questa è la storia che vi voglio raccontare……
Leggetela prima in silenzio, per fare amicizia con le parole, poi ad alta voce, così vi ascoltate, infine illustrate la storia del piccolo fiume. ECCOLA QUI:
“Il piccolo fiume”
C’era una volta, non tanto tempo fa, un piccolo fiume di nome Bèr, che scorreva allegro dalla montagna di cristallo fino alla grande pianura.
Bèr era un fiume, svelto e luccicante, amico degli uomini e dei bambini e anche dei contadini ai quali dava volentieri un po’ della sua acqua per irrigare i campi e per annaffiare gli orti.
Un giorno in pianura arrivarono uomini, che cominciarono a buttare nell’acqua del fiume vari tipi di rifiuti: detersivi, plastica, lattine, oggetti, ecc. L’acqua cominciò a diventare sporca e Bèr non riusciva più a respirare.
I bambini non potevano più andare a giocare sulle sue rive!
I pesci, che da tempo vivevano nelle sue acque, cominciarono a morire.La frutta, la verdura e tutti i prodotti dei campi irrigati con quell’acqua sporca facevano venire il mal di pancia a chi li mangiava.
Insomma per Bèr attraversare la pianura era diventato un vero incubo!
Piangeva sempre, ma nessuno poteva vedere le sue lacrime in mezzo all’acqua e nessuno sentiva i suoi lamenti.
Pian piano i contadini abbandonarono i campi e tutto intorno a Bèr vennero costruiti dei palazzoni e dei parcheggi.
Arrivò l’autunno e con l’autunno la pioggia, tanta pioggia!
Sembrava non voler smettere mai!
Le acque di Bèr si ingrossarono tanto da rompere gli argini e inondare tutta la pianura.L’acqua sporca invadeva le strade, i negozi e le cantine dei palazzi, le auto galleggiavano sulle strade e la gente non riusciva più a muoversi.
Dopo tanti giorni di pioggia Bèr cominciava a sentirsi meglio, si sentiva più pulito e vivo.
Quando finalmente il sole apparve nel cielo, le sue acque apparvero limpide, di un bel colore azzurro.
Era bellissimo!
Le acque si ritirarono un po’e i bambini andarono subito vicino agli argini a giocare, mentre i loro genitori stavano ancora cercando di pulire le strade dal fango.
Quando gli uomini arrivarono con i camion per buttare nel fiume tutta la sporcizia, che avevano raccolto nelle strade i bambini cominciarono a urlare:
“Eh no! Adesso basta! Lasciatelo stare!”.
Attirate dalle urla dei bambini, tutte le persone della pianura si avvicinarono al fiume per vedere cosa stesse succedendo.
Bèr scorreva allegro e più lucente che mai. Era uno spettacolo!
Gli uomini lo guardarono incantati, poi decisero che non lo avrebbero riempito di rifiuti un’altra volta, anzi non l’avrebbero fatto mai più!
“Lo ripuliremo per bene e nessuno dovrà più buttare immondizia nell’acqua, perché se lo farà le multe saranno salate!” disse il sindaco.
Ora Bèr scorre felice nella pianura vicino alle case dei bambini.
Anche i pesciolini sono tornati a guizzare allegri nelle sue acque.
UNA STORIA BELLISSIMA, VERO? DITEMI SOLO SE VI E’ PIACIUTA!