Cari ragazzi miei, eccoci qui al consueto appuntamento settimanale!
Stamattina, prima si introdurre la lezione, vorrei fare alcune riflessioni ad alta voce con voi!… (Ad alta voce…si fa per dire! 😆) .
Vorrei dirvi di non aver paura della GRAMMATICA ITALIANA e di NON GETTARE LA SPUGNA, se vi rendete conto di fare ancora degli errori!
Gli errori sono utili, perchè è riflettendo su di essi che ci si corregge!
L’immagine che ho scelto oggi, mira proprio a consolarvi! Vuole farvi comprendere un’amara verità: L’ITALIANO E’ DIFFICILE! VERAMENTE DIFFICILE! Ma siamo italiani e sarebbe assurdo arrenderci, non credete?
Un ministro dell’ISTRUZIONE, una volta, ha detto a noi insegnanti che “La lingua, è lo strumento del pensiero!”.
Questa frase si è fissata nella mia mente! Pensateci bene…è uno strumento! Uno STRUMENTO, è un arnese INDISPENSABILE per SVOLGERE UN’ATTIVITA’: non scrivo sul quaderno senza una penna; non coloro senza i colori; non appendo un quadro senza un chiodo…
QUINDI senza conoscere LA LINGUA ITALIANA, non possiamo fare delle cose INDISPENSABILI: comunicare un pensiero, un’idea, un’emozione…per esempio! E poi, comprendere…non solo ciò che ci viene detto, ma anche ciò che leggiamo e quindi, avremo difficoltà ad imparare e a riferire ciò che abbiamo imparato. AVREMO DIFFICOLTA’ a scrivere BENE e senza errori!
Pensate ad uno straniero che comincia a parlare ITALIANO!
Parla in modo strano e ciò spesso ci fa sorridere!
Ma se anche NOI ITALIANI non conosciamo tutte le regole della nostra lingua, come può uno straniero PARLARE IN MODO CORRETTO?
I TRABOCCHETTI della lingua italiana, sono veramente tantissimi!
Il problema non è solo di quel benedetto CONGIUNTIVO, che anche molti italiani non sanno usare!
Ci sono anche cose semplici che confondono le idee!
PER ESEMPIO nella nostra lingua ci sono tantissimi verbi irregolari!
Prendiamo il verbo venire o andare: sono irregolari perchè non posso trattarli come altri verbi.
Se uso il verbo PARLARE, dico IO PARLO, TU PARLI; CANTARE: IO CANTO; TU CANTI; PARTIRE: IO PARTO, TU PARTI; MA con il verbo VENIRE, non posso dire “io veno, tu veni, egli vene”.
Con il verbo ANDARE, non posso dire: “io ando, tu andi, egli anda”.
L’ ITALIANO E’ difficile, per esempio…perché “ai” e “hai” si dicono allo stesso modo, dato che l’ “h” è muta…ma il significato è molto diverso…
La stessa cosa potrebbe valere per E-E’…non sempre quando parliamo facciamo sentire quell’accento, perciò i bambini sbagliano prima di comprendere qual è la differenza fra VERBO ESSERE e CONGIUNZIONE!
LA NOSTRA LINGUA E’ DIFFICILE perché a volte non rispetta le regole neppure sui plurali: posso dire bandito – banditi ma NON dito-diti); è difficile perché le preposizioni non usano sempre le stesse regole : posso dire“vado in ufficio”, ma non posso dire “vado in cinema”.
E’ difficile perché ci sono parecchie parole che hanno un doppio o triplo significato, si chiamano OMONIMI, pensate a : albero- pianta; albero…della nave; squadra-strumento per disegnare figure geometriche e squadra…di calcio; penna per scrivere e penna dell’uccello; riccio-animale e riccio dei capelli; vite- pianta; vite per avvitare; vite…come plurale di vita; era- voce del verbo essere ed era- lungo periodo di tempo; rosa-fiore e rosa colore… Queste parole servono giusto per fare qualche esempio, ma ce ne sono tantissime!
Insomma, cari bambini miei, non vi preoccupate se sbagliate ancora, non vi arrendete…CONTINUATE A STUDIARE, AD INCURIOSIRVI…E’ LA NOSTRA LINGUA: dobbiamo conoscerla a tutti i costi!